Lippi: «Allora la Scozia non era così scarsa»

Marcello Di Dio

nostro inviato a Minsk

Definirlo l’uomo nuovo dell’attacco azzurro è improprio. Luca Toni è uno dei fedelissimi di Lippi: con quella di ieri ha collezionato l’undicesima presenza nel club Italia, anche se con tanti spezzoni di partita. Ieri per la prima volta in un incontro di qualificazione è stato titolare: semplicemente perfetti i primi 55 dei 69 minuti (considerando anche il recupero del primo tempo) in cui è rimasto in campo. Risultato, una tripletta, con un gol di destro e due di testa. Fu Filippo Inzaghi in un’Italia-Galles di due anni fa a firmare l’ultimo tris. «Una serata magica - dice il centravanti della Fiorentina - tre gol in azzurro non li dimenticherò più. Ringrazio tutti, da Camoranesi a Grosso per gli assist dei gol, fino a Totti. Con uno come lui in campo, ti sembra un gioco arrivare davanti alla porta avversaria. Una cosa è certa, conserverò la maglia di stasera». Ora sarà difficile togliergli un posto tra i 23 del Mondiale ormai messo in cassaforte. «Questi gol servono a mettere in difficoltà il mister, mi possono rendere più agevole il cammino. Ma niente è scontato, neanche dopo una serata così bella». Fino a tre mesi fa era l’idolo di Palermo, poi il divorzio con l’approdo a Firenze e la conseguente contestazione. «Se sono andato via, non è stata solo colpa mia - dice Toni -. Qualcuno non sa le cose e ha preso male il mio trasferimento. Ma se oggi non sono più in Sicilia, qualche spiegazione dovrebbero darla anche i dirigenti».
Marcello Lippi vede la qualificazione sempre più vicina dopo il successo della Scozia in Norvegia. E polemizza sulle recenti critiche piovute sulla sua nazionale, togliendosi qualche sassolino dalla scarpa: «Evidentemente questi scozzesi non erano poi così scarsi... ora tutto procede bene? Fino a sabato sera sembrava di no... E io non ho mai detto che siamo come il Brasile. La partita in Bielorussia è un bel passo avanti sotto ogni punto di vista, come personalità, crescita, condizione e gol fatti». L’Italia non segnava quattro gol in trasferta dal match in Tunisia, ultimo test prima del disastroso Europeo. L’ultimo 4-1 invece è addirittura datato 1976 (in Lussemburgo con ct Bearzot). «È stata una bellissima serata di calcio italiano - sottolinea Lippi -. A Minsk ho visto un’ora abbondante di grande calcio. Pronti, via ci siamo fatti sorprendere, ma poi la squadra è ripartita subito. Ha creato tantissime occasioni. Tanto che andare al riposo in vantaggio di un solo gol sarebbe stato un peccato».
Lippi non può non parlare di Toni, l’eroe della serata.

«È il finalizzatore naturale di qualsiasi azione d’attacco perché di testa è fortissimo, di piede ha i tempi giusti negli inserimenti e sa dettare il passaggio. Presto però arriverà anche Gilardino che ha fatto cose buone e molto bene è andato anche Totti. Lui e Pirlo a centrocampo sono il flirt della qualità».

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