Lippi, il blucerchiato: «Vedo un grande Genoa»

«Gasperini, poi, lo conosco bene e so quanto vale» L’ex ct azzurro premiato dalla Provincia

Lippi, il blucerchiato:  «Vedo un grande Genoa»

Federico Casabella

«Ho visto una squadra divertente». Con queste parole si esprime sul primato in classifica del Genoa l'ex commissario tecnico della Nazionale Marcello Lippi. «È una bella squadra, ben messa in campo e che esprime un buon gioco - commenta proprio lui, che ha passato una parte della sua vita indossando la maglia blucerchiata -, è un Genoa che si sta comportando molto bene». Lippi, a Genova in visita al Salone Nautico, parla a ruota libera dell'esaltante avvio di stagione rossoblu e vede nell'allenatore il valore aggiunto della squadra allestita da Preziosi: «Gasperini lo conosco bene - continua -, quando ero alla Juventus lui allenava la squadra primavera e abbiamo lavorato insieme: so che valori ha e faccio i complimenti a lui e un "in bocca al lupo" al Genoa».
A Genova ha vissuto una lunga parentesi della sua vita, vestendo la maglia blucerchiata in 273 partite ufficiali. Con la casacca della Sampdoria ha giocato dal 1970 al '79 anno in cui si trasferisce a Pistoia per chiudere la carriera. Per cominciarne un'altra, quella ancora più fortunata,di allenatore, ancora una volta alla Samp (nel settore giovanile), richiamato da Paolo Mantovani. Lippi a Genova è entrato nel cuore dei tifosi sampdoriani difendendo, nel ruolo di libero, la retroguardia blucerchiata e trovando anche moglie. Vederlo a Genova, quindi, non è una novità.
L'ex commissario tecnico della Nazionale, entrato nel novero degli eroi nazionali dopo la conquista della Coppa del Mondo 2006, è tornato nel capoluogo ligure in uno degli appuntamenti ai quali non manca mai: il Salone Nautico. Faccia rilassata, occhiali da sole, a mezzogiorno di ieri ha cominciato il suo giro tra i padiglioni della Fiera di Genova ospite d'onore della rassegna della Nautica: «Mi piace qualsiasi cosa sia legata al mare: la pesca, le passeggiate, le barche a vela e quelle a motore, tutte le strumentalizzazioni di bordo- racconta Lippi-: qui trovo il meglio che si possa vedere al mondo. E' una visita che non posso esimermi dal fare». Le battute sulla pesca, che l'erede di Bearzot dice di preferisce a traino, non lo distolgono dai temi calcistici che stanno tenendo banco in questi giorni. «Ancora cinque, sei mesi e tornerò a lavorare». Da Genova Lippi annuncia che, la sua «pausa di riflessione», non durerà più di una stagione. È pronto a tornare sulla panchina, quale è ancora troppo presto per capirlo: «Seguo con attenzione tutto quello che sta succedendo nel mondo del calcio - racconta -, non posso perdere colpi. Dove capiterà di andare, non lo so. Ma, la prossima stagione, il calcio tornerà ad essere nuovamente il mio lavoro».
L'azzurro del mare sopra il quale passeggia Lippi lo riporta alla Nazionale che, dopo la vittoria di sabato sera, ha riaperto la qualificazione per gli Europei: «Sapevo che si sarebbero riscattati, era solo questione di tempo - spiega l'allenatore -. Sono contento per Donadoni e per i ragazzi. Era impossibile pensare che non si potesse proseguire sulla strada intrapresa ai Mondiali». Lippi ha dimostrato grande stima anche nei confronti dell'attuale commissario tecnico ed ex allenatore del Genoa: «Donadoni è un'ottima persona, con lui si faranno cose importanti, la Nazionale continuerà a vincere».
La giornata nel capoluogo ligure di un genovese d'adozione è proseguita nel pomeriggio, quando Marcello Lippi ha ricevuto il premio «Provincia di Genova» dal presidente della Provincia Alessandro Repetto e dall'assessore allo sport Giulio Torti. Un riconoscimento tributato a Lippi proprio per la vittoria ai Mondiali di Germania.

Insieme all'allenatore è stato premiato anche Domenico Arnuzzo che, per il team dell'ex commissario tecnico azzurro ha svolto il compito di osservatore delle nazionali straniere avversarie dell'Italia alle qualificazioni mondiali e alla fase finale della competizione.

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