Lippi sceglie l’Italia dei Santon e scarica Balotelli

Va sempre di moda lo straniero, nel calcio italiano, ma il vivaio sembra diventata una miniera inesauribile. Forse bisogna seguire con maggiore attenzione il lavoro di Lippi e le segnalazioni che provengono dalle altre nazionali. «Impossibile frenare la globalizzazione, basta dare un'occhiata all'identità dei ragazzi protagonisti delle finali primavera» debutta il ct che stasera trascina a Pisa una nazionale sperimentale, con incastonate due gemme, Santon e Giuseppe Rossi, uno al debutto assoluto in azzurro, l'altro alla ricerca della consacrazione dopo qualche promettente apparizione.
«Nell'under 17, 18 e 19, oltre che nella 21, la migliore al mondo, ci sono moltissimi talenti che stanno per sbocciare» insiste il ct che cestina tutte le paure e le angosce determinate dall'invasione della legione straniera. «Anche 15 anni fa, nonostante l'arrivo di stranieri attaccanti, non si riuscì a impedire l'avvento di Montella e Del Piero, di Totti» riflette e osserva Lippi che continua a nutrire una fiducia illimitata nel vivaio del calcio azzurro. «Non so quel che succede nei club, io so che qui c'è un ragazzo di 18 anni che debutta» scandisce e con questa frase mette anche a posto Balotelli, escluso, secondo Santon, per qualche comportamento non gradito al ct. «Santon deve averlo intuito, a lui non ho parlato espressamente di Balotelli, ha fatto una intelligente equazione» la frase che sa di conferma e non certo di smentita. Super Mario lo apprenda prima del tempo: se non modifica certi spigoli del suo carattere, potrebbe fare compagnia a Cassano, la prossima estate, l'estate del mondiale.
E allora, se questo calcio italiano, specie nel suo vivaio, promette molto e mantiene altrettanto, è il caso di fermarsi per una sera sulla prova di questa nazionale, metà sperimentale, metà premio-campionato allestita per dare visibilità e regalare un piccolo sogno ai campioni della provincia, a Mascara e D'Agostino, a Pazzini rilanciato dalla Samp, che pure non troveranno posto sull'aereo per il Sud-Africa in partenza domenica sera.
Laggiù ci sarà il gruppo dei titolari, rimpolpato appunto dal bambino lanciato in orbita da Mourinho, Santon, che viene subito accostato a Bergomi e non solo per affinità elettive. Il resto è tutt'altro che noia. Perché ieri sera, con quella partenza improvvisa verso Torino, si è conclusa l'avventura azzurra di Ciro Ferrara al fianco di Lippi. Dovesse ripercorrere la stessa carriera di Ancelotti (fidato assistente di Sacchi), sarebbe un bel colpo per la Juve.

Non sarà rimpiazzato nello staff, né ora né il prossimo anno.
Qualche timore per l'ordine pubblico a Pisa: si temono rappresaglie degli ultrà locali, inviperiti dalla retrocessione in C della loro squadra. «A me dispiace, ma noi non c'entriamo niente» segnala Lippi.
FORD

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica