Washington - L'agenzia Standard & Poor's ha tagliato il rating dell'Irlanda, abbassandolo da 'AA-' ad 'A', menzionando la probabilita' che il governo di Dublino possa ricorrere a prestiti in misura maggiore di quanto in precedenza valutato. Questo taglio si riferisce all'indebitamento a lungo termine del Paese. Anche il rating dell'indebitamento a breve termine e' stato tagliato da A-1+ ad A-1. Le due valutazioni sono accompagnate da una ''prospettiva negativa'', a indicare che S&P intende abbassarle ulteriormente. ''Il taglio di rating - afferma l'agenzia in un comunicato - riflette la nostra opinione secondo cui il governo irlandese dovra' sostenere costi addizionali in relazione alle immissioni di capitale nel sistema bancario irlandese in difficolta''.
Piano di risanamento 10 mld di tagli spesa, 5 mld maggiori entrate: 40% già in 2011 Dublino, 24 nov. (Apcom) - Dublino formalizza come da attese un piano di risanamento dei conti pubblici pluriennale draconiano, una manovra da 15 miliardi di euro da qui al 2014 con cui intende reagire alle tensioni dei mercati. Il piano è stato presentato dal premier Brian Cowen, durante una conferenza stampa assieme al ministro delle Finanze Brian Lenihan. L’imponenza della manovra va messa a raffronto con le dimesnioni dell’economia irlandese: corrisponde all’equivalente del 10 per cento di tutto il Pil, con l’obiettivo di riportare a fine percorso il deficit di bilancio alla soglia critica del 3 per cento del Pil, il limite massimo stabilito dai trattati europei. Per 10 miliardi la manovre poggia su riduzioni alla spesa, mentre altri 5 miliardi sono attesi da entrate fiscali supplementari. E già il 40 per cento di queste misure, ovvero 6 miliardi di euro dovrà esser realizzato nel prossimo anno. "Gli obiettivi sono impegnativi ma realistici - recita il documento sfornato da Dublino -. Questo piano ripristinerà la fiducia, all’interno e all’esterno del paese"
Borse: l'Asia cala Le tensioni in Corea e la crisi irlandese continuano a tenere sotto pressione le borse mondiali. In Asia i mercato hanno vissuto un'altra giornata nervosa e solo il recupero di alcuni listini nella seconda parte della seduta ha permesso di contenere i ribassi. L'indice per l'area Msci ha chiuso in calo dello 0,5%, appesantito da Tokyo (-0,8%). I listini si sono mossi in ordine sparso con Seul che ha recuperato chiudendo poco sotto la parità (-0,15%), mentre Hong Kong sale dello 0,5% dopo il tonfo del 2,7% di ieri. Bene invece le borse cinesi con Shanghai in crescita dell'1,1% e Shenzen del 2,5%.
L'Europa tiene Il taglio del rating dell'Irlanda, da AA- ad A, operato da Standard & Poor's questa notte, non sembra pesare sull'apertura delle Borse europee. Il Ftse-100 di Londra é atteso in rialzo dello 0,78%, il Dax di Francoforte dello 0,49%, mentre il Cac-40 sale dello 0,61%. Milano è debole (-0,2%). Gli operatori rimangono comunque cauti, soprattutto in considerazione delle nuove tensioni geopolitiche e delle preoccupazioni per il debito dei Paesi della zona euro.
L'euro è in picchiata L'euro torna
sotto la soglia 1,33 dollari rivedendo i minimi dallo scorso 22 settembre. La moneta europea è scivolata fino a 1,3285 dollari, per poi recuperare attorno a quota 1,33 da 1,3368 dollari della chiusura di ieri a New York.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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