Lisbona, magici incontri d’oltremare tra storia, arte, cultura e modernità

Era una globalizzazione antelitteram, un mondo intessuto di scambi, creato da navigatori che si chiamavano Pedro, Vasco e Bartolomeo. Lo rivela «Encompassing the Globe. Portugal e o Mundo nos séculos XVI e XVII», la grande mostra che si tiene fino all'11 ottobre al Museo di Arte Antica di Lisbona. Oltre duecento oggetti raccontano le conquiste dei portoghesi e gli incredibili effetti che hanno avuto sulla visione del tempo. Basti vedere le mappe di due cartografi fiorentini: nella prima, datata 1492, si nota un mondo dalle fogge strambe, dove i confini dei territori al di là del Mediterraneo si perdono nel mito. Eppure bastano appena tre lustri, e la seconda, del 1508, offre un panorama diverso, con l'Africa, l'India, l'America rappresentate per la prima volta al loro giusto posto. Dipinti, statue di avorio, vasi in ceramica, tessuti di rafia, oggetti d'argento testimoniano i collegamenti attivati dai portoghesi tra Occidente e Africa, Oceano Indiano, Cina, Giappone, Brasile. Come un paravento giapponese finemente laccato, da cui trapela tutta la curiosità degli artisti per i nuovi venuti, ma pure per elefanti e cammelli, portati lì da terre lontane. D'altronde, è grazie a questi traffici che gli elementi decorativi esotici compaiono nell'arte europea. A cominciare proprio da Lisbona e dal capolavoro del Mosteiro dos Jerónimos, a Bélem, il porto dove partivano le navi. E’ uno splendido esempio di stile manuelino, dal nome del re Manuel I: una traboccante mescolanza di decorazioni che celebra la ricchezza del Paese. Ma la città non è solo passato. Proprio di fronte al convento c'è uno spazio aperto appena due anni fa, il Museo Berardo di Arte Moderna e Contemporanea. Frutto dell'opera di architetti di fama mondiale, tra cui anche l'italiano Vittorio Gregotti, il Museo ospita oltre 860 capolavori del XX e XXI secolo, appartenenti alla collezione dell'imprenditore portoghese José Berardo. Stessa atmosfera contemporanea anche nel più nuovo hotel della città, l'Altis Belèm, che debutta non lontano dalla celebre Torre costruita in mezzo al Tago. Spicca per il design elegante e molto minimal, doppia da 190 euro, www.altisbelemhotel.com. Per un salto indietro nel tempo, c'è invece il lussuoso Pestana Palace: ricavato da un palazzo liberty di inizio '900, è considerato monumento nazionale per la bellezza dell'architettura e i fini affreschi, doppia da 190 euro, www.pestana.com,ideale per avventurarsi a scoprire la dolce rilassatezza della città, tra l'antica Alfama, il castello di San Giorgio e i viali liberty. Con TAP Portugal si vola dall'Italia a partire da 140 euro, www.flytap.com e www.visitportugal.

com.

Commenti