Una donna ingegnere idraulico, un operaio Ansaldo e un imprenditore di origine marocchina: il Pd in consiglio comunale parte con tre teste di lista presentando «una squadra rinnovata perché abbiamo capito il messaggio delle elezioni primarie» ammette Giovanni Lunardon, segretario provinciale. Una rivoluzione a metà, in realtà quella democratica, visto che il 50 per cento dei candidati al consiglio comunale ha già avuto incarichi istituzionali. Come più rappresentativi sono stati scelti Valeria Garrotta, 34 anni, ingegnere idraulico, Fabio Accorrà, membro del direttivo Fiom Ansaldo e Khay Hicham trentaduenne titolare di una società di servizi. Si fermano diversi consiglieri che erano al secondo mandato, mentre viene concessa la deroga per uno solo: Giorgio Guerello, presidente del consiglio comunale uscente, la cui ambizione era quella di candidarsi alla presidenza della Provincia poi abolita, e viene proposto in corsa per la sala rossa di palazzo Tursi.
Undici i consiglieri uscenti che cercano il bis tra loro gli assessori vincenziani Simone Farello, Gianni Vassallo e Paolo Veardo, mentre vengono promossi diversi consiglieri e componenti di giunta dei Municipi: ci sono Stefano Bernini, presidente del Municipio Medio Ponente, Giorgio Boaretti, assessore in Valpolcevera, Alberto Pandolfo consigliere nel municipio Levante, Paolo Gozzi e Salvatore Caratozzolo del Ponente, Rosa Ridella del Centro Est e Antonino Tripodi della Bassa Valbisagno. Il 40% dei candidati è donna, letà media è 45 anni mentre Stefano Gaggero, rappresentate del Movimento Federalista Europeo, con i suoi 24 anni è il più giovane in lista.
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