Listino o alleanza, la Borsa prende tempo

Ieri animato consiglio fiume a Milano. Salta la nomina di Mediobanca come advisor

Pierluigi Bonora

da Milano

È durato oltre quattro ore il consiglio di Borsa Italiana con all’ordine del giorno due temi fondamentali per lo sviluppo della società: la quotazione a Piazza Affari e la necessità di avviare contatti con altre Borse a livello internazionale. Dalla riunione sarebbero emerse, in sostanza, due posizioni: quella dell’amministratore delegato Massimo Capuano, che continua a spingere sulla quotazione e quella di buona parte del board, più propensa ad accelerare le trattative d’integrazione con Euronext, l’operatore paneuropeo che gestisce le piazze di Parigi, Amsterdam, Lisbona e Bruxelles.
All’interno del consiglio, secondo quanto risulta al Giornale, la discussione sarebbe stata piuttosto animata e, alla fine, è stato deciso di nominare una commissione ristretta per lavorare in maniera spedita sulle alleanze strategiche. Fanno parte del comitato, oltre a Capuano che lo guiderà, il presidente Angelo Tantazzi, il vice Giampiero Nattino (amministratore delegato di Banca Finnat) e Pietro Modiano (direttore generale di Sanpaolo Imi). Il tema alleanze, intanto, potrebbe riservare nelle prossime settimane qualche sorpresa. Euronext, infatti, non sarebbe l’unico operatore disposto a concludere un’intesa con Borsa Italiana che gli permetterebbe di competere alla Deutsche Boerse. Euronext ha una capitalizzazione di circa 8 miliardi, rispetto ai 12 della Borsa tedesca. È chiaro, a questo punto, che un accordo con Milano, il cui valore è tra 800 milioni e 1,2 miliardi, aiuterebbe a ridurre le distanze. A fare capolino, ora, e a guardare con interesse alla società guidata da Capuano, sarebbe anche il colosso di Francoforte. Deutsche Boerse, in proposito, potrebbe contare su un importante «sponsor»: nel suo consiglio di sorveglianza c’è, infatti, Alessandro Profumo, ad di Unicredit ma, soprattutto, secondo azionista, con circa il 12%, di Borsa Italiana. Un asse Milano-Francoforte, a questo punto, rafforzerebbe anche la centralità del nuovo gruppo italo-tedesco nato dalla fusione tra Unicredit e Hvb. Il progetto di quotazione, comunque, continua anche se non è stato nominato un advisor e il ventilato incarico a Mediobanca resta in stand by. Lo sbarco a Piazza Affari, una volta concluso, è fin d’ora considerato determinante ai fini di migliorare i rapporti internazionali che Capuano dovrà concretizzare. La ricerca di un socio, tra l’altro, sarà agevolata dal fatto che l’ad di Borsa Italiana ha maturato un’importante esperienza in campo internazionale, essendo da due anni vicepresidente della Federazione borse mondiali e da quattro al vertice della Federazione europea. In questo momento il «risiko» è aperto a molte soluzioni. Dopo l’ingresso a gamba tesa del Nasdaq nell’azionariato della Borsa di Londra, culminato con il rastrellamento del 24% e chiudendo gli spazi di accordi con la City in particolare a Borsa Italiana, sono numerose le società pronte a discutere su eventuali alleanze. Tra i possibili alleati di Borsa Italiana c’è anche New York.


Intanto, in vista dell’assemblea di martedì, i vertici di Euronext punteranno a circoscrivere le opzioni da proporre ai soci. Tra questi ultimi ci sono diversi hedge fund che spingono per un’allenza con Francoforte, dove i fondi speculativi hanno un peso rilevante.

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