L'Aquila - Poche parole di fronte alla catastrofe. "Ci inchiniamo davanti all'enigma della morte". "L’Italia intera è oggi raccolta attorno alle bare delle vittime del terremoto, e mostra di credere nei valori della solidarietà e fraternità. Questi sono valori saldi nel popolo italiano". Il cardinal Bertone ha invitato "all’omaggio alle vittime", al "compianto e alla preghiera, stretti idealmente attorno alle bare" e accanto alle "autorità civile e militari che testimoniano la solidale presenza dell’intero popolo italiano". Così il segretario di Stato vaticano, che presiede i funerali delle vittime del sisma, ha esortato nell’omelia alla vicinanza con quanti stanno facendo "l’esperienza di essere spogliati di tutto. In questa vostra città e nei paesi vicini, che hanno conosciuto altri momenti difficili nella loro storia - ha detto - si raccoglie oggi idealmente l’Italia intera, che ha dimostrato, anche in questa difficile prova, quanto siano saldi i valori della solidarietà e della fraternità ce la segnano in profondità". Poi un messaggio di speranza: "Si tornerà con più forza, con più coraggio a ridare vita a questi luoghi; con la forza e la dignità d’animo che vi contraddistingue. Si avverte già nell’aria - ha aggiunto - che sotto le macerie c’è la voglia di ripartire, di ricostruire, di tornare a sognare".
Le esequie Il segretario di Stato vaticano, monsignor Tarcisio Bertone, sta officiando i funerali solenni, di fronte alle 205 bare allienate in piazza d'Armi e a una folla di 5mila persone in lutto, sono 1.600 i parenti delle vittime. Sotto le macerie delle loro case, nella notte tra domenica e lunedì, se ne sono andate intere famiglie: genitori e figli, neonati e anziani, amici di sempre e vicini di casa, tutti accomunati dalla stessa drammatica fine. La disposizione delle bare, davanti all'altare allestito sulla scalinata che conduce al palazzetto dello sport, è iniziata nella notte. Al termine della celebrazione delle esequie secondo il rito cattolico, i funerali in memoria delle vittime del terremoto che ha colpito l’Abruzzo si sono conclusi con una preghiera recitata da un imam in memoria dei defunti di religione islamica.Le lacrime di Berlusconi Dopo aver portato il suo conforto ai parenti delle vittime del sisma che piangono sulle bare dei loro cari il premier si è spostato nel settore riservato alle autorità. Da qui, tra due uomini della protezione civile, ha seguito in piedi i funerali solenni. Berlusconi si commuove, si asciuga qualche lacrima con il fazzoletto. Visibilmente commosso, il presidente del Consiglio più volte appoggia le mani sulla sedia che ha di fronte per sostenersi. Si asciuga le lacrime.
Quelle bare La gente che ha affollato la piazza d’Armi della scuola ispettori della guardia di finanza di Coppito, lascia il luogo della cerimonia dopo un ultimo saluto commosso ai feretri. Le bare vengono portate via a spalla, da militari, volontari, vigili del fuoco, forze dell’ordine, uomini della protezione civile, formando un lungo corteo. Sono meno di 150 i feretri che al termine dei funerali di Stato verranno ospitati all’interno del cimitero comunale dell’Aquila. Le bare saranno sistemate provvisoriamente in uno stabile in cemento armato di nuovissima costruzione, posto a ridosso dell’ingresso di via Acquasanta. Tutte le altre bare raggiungeranno i comuni di origine delle vittime del terremoto.
La cerimonia Per consentire lo svolgimento dei funerali, nel giorno in cui la Chiesa ricorda la crocefissione di Gesù, è arrivata la dispensa straordinaria del Papa. La cerimonia è concelebrata dall'arcivescovo metropolita dell'Aquila, monsignor Giuseppe Molinari e da tutti i vescovi dell'Abruzzo e del Molise. Il Papa, che visiterà le zone terremotate subito dopo Pasqua, ha delegato a partecipare anche il suo segretario personale, monsignor Georg Gaenswein, e il segretario generale della Cei, monsignor Mariano Crociata. Per l'occasione è stato proclamato anche il lutto nazionale: a piangere i caduti dell'Aquila sarà tutta l'Italia. Presenti le massime cariche dello Stato. Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, è arrivato a L’Aquila. Oltre a Napolitano ci sono i presidente della Camera, Gianfranco Fini, del Senato, Renato Schifani, e il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, (seduto però tra i parenti delle vittime e non tra le autorità) accompagnato dai sottosegretari Gianni Letta, Paolo Bonaiuti e dal ministro dell’Interno, Roberto Maroni. Nell’enorme piazzale dove sono state disposte le 205 bare sono giunti anche il presidente emerito della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, e il vicepresidente della commissione Europea, Antonio Tajani. Numerosi anche i rappresentanti dell’opposizione: dal segretario del Pd, Dario Franceschini a Piero Fassino, dal segretario di Rifondazione comunista Paolo Ferrero a quello dell’Unione di centro, Lorenzo Cesa. A omaggiare le vittime del sisma anche il direttore generale della Rai, Mauro Masi.
Il messaggio del Papa "Mi sento spiritualmente presente in mezzo a voi per condividere la vostra angoscia". Lo scrive il Papa nel messaggio letto da padre Georg all’inizio del rito esequiale. "In momenti come questi - spiega il Pontefice - fonte di luce e di speranza resta la fede, che proprio in questi giorni ci parla della sofferenza del Figlio di Dio fattosi uomo per noi: la sua passione, la sua morte e la sua risurrezione siano per tutti sorgente di conforto e aprono il cuore di ciascuno alla contemplazione di quella vita in cui non vi sarà più la morte, né lutto, né lamento, né affanno, perché le cose di prima sono passate". Poi Benedetto XVI ha sottolineato la solidarietà: "Sono certo che con l’impegno di tutti si può far fronte alle necessità più impellenti. La violenza del sisma ha creato situazioni di singolare difficoltà. Ho seguito gli sviluppi del devastante fenomeno tellurico dalla prima scossa di terremoto, che si è avvertita anche in Vaticano, e ho notato con favore il manifestarsi di una crescente onda di solidarietà grazie alla quale si sono venuti organizzando i primi soccorsi, in vista di un’azione sempre più incisiva sia dello Stato che delle istituzioni ecclesiali, come anche dei privati".
La terra continua a muoversi Proseguono anche oggi le scosse, alcune delle quali molto forti, con una sequenza sismica che dal 6 aprile a oggi ha contato 807 eventi di cui 9 con magnitudo superiore ai quattro gradi della scala Richter. Nuova scossa di terremoto, alle 17.46, di magnitudo 3.3, nella provincia dell’Aquila: secondo la Protezione civile la scossa è stata "lievemente avvertita dalla popolazione". Le località prossime all’epicentro sono L’Aquila, Lucoli e Tornimparte. Con il ritrovamento del corpo di un uomo da una palazzina di via XX Settembre, all’Aquila, sale a 290 il numero delle vittime finora accertate del terremoto in Abruzzo.
Due vittime ieri sera Ancora paura prima delle lacrime e del dolore. La terra che è tornata a tremare in attesa dei funerali di Stato di questa mattina. Se n'é andata così la notte all'Aquila, la quarta dal terremoto che l'ha distrutta causando 289 morti, uno dei quali ancora da identificare. E' questo l'ultimo dato fornito dai soccorritori, che per qualche ora hanno smesso di scavare tra le macerie per trasformare il piazzale della caserma della guardia di finanza, a Coppito, in una chiesa a cielo aperto. Il bilancio delle vittime del terremoto sale a 289.
Sono stati ritrovati altri due corpi sotto le macerie di un palazzo in via Roma, a L’Aquila. Il decesso, secondo la guardia di finanza, è seguito alla forte scossa registrata dopo le 22 di ieri. Le vittime, una madre di 53 anni e la figlia di 18, erano entrate in casa per recuperare dei vestiti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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