Le Grotte delle Meraviglie, opera naturale da visitare

Un complesso di dimensioni ridotte ma notevole interesse sia da un punto di vista geologico, sia per i fenomeni carsici che vi sono riccamente rappresentati. Scopriamolo insieme a VisitBrembo

Le Grotte delle Meraviglie, opera naturale da visitare

Il complesso carsico Grotte delle Meraviglie è uno straordinario patrimonio ambientale e culturale presente sul territorio della Valle Brembana più precisamente a Zogno. Protagonista della scoperta Ermenegildo Zanchi, instancabile ricercatore e studioso dei fenomeni del sottosuolo. Passione, studio e caparbietà hanno permesso a questo pioniere degli speleologi di portare alla luce bellissime grotte in particolare le Grotte del Sogno (San Pellegrino Terme) prima e poi le Grotte delle Meraviglie Zogno, aperte al pubblico tra il 1931 e il 1939. Scopriamole insieme a VisitBrembo.

Scoperta e importanza delle Grotte

Grotte delle meraviglie_galleria

Correva l’anno 1932 quando Ermenegildo Zanchi e i suoi amici del Gruppo Grotte San Pellegrino, individuarono, in località Ravagnì, presso Zogno, un buco di circa 50x60 centimetri. Era il Büs de la Marta.
Utilizzando le corde delle campane della parrocchia di Zogno, si calarono nella voragine, in una discesa di circa 50 metri, che sembrava non aver fine ma che rivelava, agli occhi increduli degli speleologi, un paesaggio da fiaba. Lo Zanchi, al culmine della gioia, pensò che non era giusto che solo gli “specialisti” potessero godere di tanta meraviglia; diede fondo ai suoi risparmi tracciando e attrezzando il viale d’accesso che dal basso porta all’ingresso attuale; scavò con mine e piccone una galleria, di circa 80 metri, nella roccia cristallina del retico, fino a giungere alla base dell’abisso; dotò la grotta di un impianto elettrico disponendo lampadine anche nei punti più inaccessibili. La grotta, finalmente, veniva aperta al pubblico nel 1939, richiamando l’attenzione di molti specialisti e visitatori.

Nell’agosto 1941 la loro importanza turistica è così riconosciuta da prevedere una riduzione del 50% sia sul biglietto del treno sia su quello di ingresso per i viaggiatori che scendevano alla stazione ferrovia di Brembilla-Grotte da ogni località della Valle Brembana o Seriana.

Grotte delle Meraviglie_passaggio

La vita turistica delle Grotte delle Meraviglie durò circa 30 anni e si concluse con la scomparsa di Zanchi. Le Grotte furono riaperte nel decennio 1983-93 ma la riapertura ufficiale dopo lavori di sistemazione fu nel 2003. Ancora oggi sono una meta di turisti nazionali e internazionali, vengono visitate da gruppi e da scolaresche e sono motivo di interesse verso la speleologia oltre che per un’indagine archeologica ed etnologica sul territorio.

Il Büs de l’Andrea e il Büs del Tabac

Nella stessa formazione calcarea in cui si apre la cavità principale, l’azione erosiva e corrosiva dell’acqua ha scavato in un contesto carsico omogeneo altre due cavità vicine. Quest’area adiacente alla Grotta delle Meraviglie, comprende due piccole grotte sepolcrali multiple, il Büs de l’Andrea e il Büs del Tabac, di notevole interesse preistorico, risalenti al periodo del tardo neolitico e l’eneolitico, i cui reperti sono depositati presso il Museo della Valle di Zogno.

Valle Brembana, terra ricca di attrazioni

La Valle Brembana è ricca di attrattive storico-turistiche come il borgo medievale di Cornello dei Tasso, il Museo etnografico Museo della Valle ed il Museo di San Lorenzo a Zogno, il Casinò di San Pellegrino Terme con il coreografico Grand Hotel, le famose Terme e la celebre Acqua Minerale S.Pellegrino, oltre alle acque minerali Stella Alpina di Moio de’Calvi e la Fonte Bracca a Zogno e, non ultimi i complessi sciistici in Alta Valle.

A queste opere dell’uomo la natura ha voluto donare un bellissimo fenomeno carsico (non unico nel suo genere nella Valle) che viene citato col nome di “ Grotte delle Meraviglie”. Il complesso, pur nella sua modesta estensione, presenta spunti di notevole interesse sia per la comprensione delle vicende geologiche legate alla formazione della cavità, sia per i fenomeni carsici che vi sono riccamente rappresentati. Un complesso di gallerie di antica formazione irregolarmente circolari che confluiscono in stupende grotte.

Grotte delle meraviglie_stalattiti

La formazione geologica è quella denominata “Calcare di Zù” ricca di coralli, del Retico. La zona più spettacolare è quella che si sviluppa prevalentemente in una sala di ampie dimensioni dalla volta altissima arricchita dalle più svariate decorazioni calcaree.

Stalagmiti di varie forme e dimensioni vanno ad incontrare le stalattiti, costruendo una serie interessante di colonne.
Durante l’anno sono previste giornate di apertura con visite guidate a cura del Gruppo Speleologico Grotte delle Meraviglie in collaborazione con Zogno Turismo.

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