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Gueffus, storia e curiosità sui dolci sardi alle mandorle

Origine e particolarità dei gueffus o guelfos, i dolci sferici a base di pasta di mandorle che allietano le feste in Sardegna

Gueffus, storia e curiosità sui dolci sardi alle mandorle

Piccoli e perfettamente rotondi, i gueffus sono dolci tipici della tradizione dolciaria della Sardegna noti anche come guelfos o anche semplicemente guelfi. La loro caratteristica principale è l’impasto a base di pasta di farina di mandorle così come la copertura a base di zucchero semolato, tuttavia a caratterizzare queste prelibatezze è anche la carta velina sfrangiata che le avvolge conferendo una forma che ricorda quella delle caramelle.

I gueffus o guelfos, secondo la tradizione, vengono preparati in occasione delle feste e degli eventi importanti, come ad esempio i matrimoni, i battesimi, le nascite e le cerimonie religiose. Una pratica che ha origini antiche e che viene seguita ancora oggi in varie zone dell’isola, anche per omaggiare gli invitati.

L’origine dei gueffus

Gueffus dolci sardi

La storia dei guelfos è ancora avvolta nel mistero, tuttavia è opinione comune che sia collegata al periodo della dominazione spagnola in Sardegna. Il nome gueffus, infatti, potrebbe derivare dalla parola spagnola “huevos”, che tradotta in italiano significa uova. Un probabile riferimento alla forma di questi dolcetti sferici, che ricordano l’ovale dell’uovo.

In alcune zone dell’isola, come il paese di Ozieri in provincia di Sassari, i gueffus vengono chiamati anche sospiri. Anche questo nome cela una storia particolare, infatti sembra che il termine si riferisca ai tormenti d’amore vissuti dai giovani innamorati.

Curiosità sui gueffus

Alcune delle curiosità sui gueffus sono legate alle diverse varianti che è possibile assaggiare nelle varie zone della Sardegna. Un esempio è dato proprio dai sospiri di Ozieri, che si caratterizzano per l’aggiunta del miele nell’impasto e per la presenza di una glassa bianca. A variare è anche la forma, leggermente schiacciata e meno tondeggiante rispetto alle altre tipologie.

I gueffus incappaus, invece, non hanno la consueta copertura a base di zucchero ma sono ricoperti di glassa reale, mentre i bucconettes sono un’ulteriore variante caratterizzata dalla presenza di nocciole al posto delle mandorle.

Ricetta dei gueffus

Mandorle

La preparazione dei gueffus a base di mandorle si basa su una ricetta originale che prevede l’utilizzo di pochi ingredienti, fondamentali per conferire all’impasto l’aroma caratteristico. Oltre alle mandorle è necessario avere a disposizione zucchero, acqua di fiori d’arancio ed eventualmente liquore maraschino. In alternativa, è anche possibile aromatizzare i guelfos utilizzando il tipico liquore a base di mirto.

Il primo step da compiere è la preparazione della farina di mandorle, che si ottiene pelando mezzo chilo di mandorle fatte ammollare in acqua bollente e tritandole finemente con il mixer. A questo punto si unisce a mezzo chilo di zucchero bianco l’acqua di fiori d’arancio ed altri liquori a piacere, aromatizzando anche con la scorza di un limone grattugiata.

Il composto deve cuocere in un tegame per alcuni minuti, trascorsi i quali si aggiunge la farina di mandorle tritate tenendo il tegame sul fuoco fino a che il liquido sarà evaporato.

Dall’impasto ottenuto si possono ricavare delle piccole sfere da lavorare con le mani bagnate, avendo cura di cospargerle con dello zucchero semolato e di riporle su un ripiano per farle asciugare bene, prima di avvolgerle con la carta velina.

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