Lite sui soldi a Baglioni A Lampedusa il sindaco caccia la vice leghista

nostro inviato a Lampedusa

Lo scontro è accesissimo e potrebbe anche avere ripercussioni nazionali. Ieri il sindaco di Lampedusa, Bernardino De Rubeis, sostenuto da una lista di centrodestra, ha espressamente dichiarato di voler «togliere le deleghe di vicesindaco e di assessore alla Pubblica istruzione» alla senatrice Angela Maraventano, leghista. Oggetto: la questione nata intorno alla manifestazione O’ Scià, voluta da Claudio Baglioni e giunta quest’anno alla sesta edizione.
Malgrado le difficoltà della vigilia, che avevano rischiato di mettere in forse l’intera kermesse, Baglioni e la Fondazione O’ Scià erano riusciti a ideare tre eventi di grande richiamo (ieri sera l’ultimo con Fiorello sul palco alla spiaggia della Guitgia) con l’obiettivo (anche) di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla difficile situazione di Lampedusa, sempre più crocevia di un’immigrazione clandestina che mette in sofferenza i centri di accoglienza e la popolazione dell’isola.
L’altro giorno la senatrice Maraventano aveva aperto le ostilità chiedendo come vengono spesi i soldi pubblici stanziati per la manifestazione (circa 600mila euro). «Non ce l’ho con Claudio Baglioni – ha detto la Maraventano – ma vorrei vedere, fatture alla mano, come è stato speso il denaro stanziato in parte da Comune e Regione, in parte dal ministero dell’Interno, per questa edizione del suo festival dove tutti dicono di partecipare a titolo gratuito». Apriti cielo.
Ieri nel centro di Lampedusa sono stati esposti tre striscioni contro l’assessore e il sindaco ha subito convocato i giornalisti insieme con la compagna di Baglioni, Rossella Barattolo, che è l’ideatrice e l’organizzatrice principale di questo evento. Il primo cittadino ha annunciato la sua decisione «sofferta ma irrevocabile»: ritirerà le deleghe ad Angela Maraventano. Molto determinato, il numero uno della giunta ha preso una posizione netta a favore di Baglioni e di questa kermesse che il cantautore ha ideato, sostenuto e valorizzato in tutti questi anni.
«In nessuna altra parte d’Europa gli artisti si riuniscono gratuitamente per uno scopo di solidarietà» ha sottolineato la Barattolo ricordando le decine di musicisti, showman e comici che in questi anni hanno sfilato sul palco in riva al mare. E di sicuro O’ Scià ha l’appoggio della popolazione di Lampedusa, che dalla manifestazione (che non pesa sulle casse comunali) trae benefici grazie, come ha spiegato il sindaco, ai tanti turisti che fissano il periodo delle loro vacanze proprio in concomitanza con i concerti.
Certo, il sindaco è stato forse un po’ troppo diretto quando, preso dalla concitazione, ha addirittura annunciato che avrebbe portato simbolicamente la testa della Maraventano sul palco della Guitgia. E infatti l’(ex?) vicesindaco ha subito reagito: «Forse il sindaco è impazzito, non sta bene. Meriterebbe che lo denunciassi e comunque sarò io a chiedere le sue dimissioni: il popolo non può essere governato da uno che prima dice che i negri puzzano e poi si esprime in questo modo. In ogni caso non ho capito perché sia scoppiato questo putiferio. Le mie dichiarazioni sono state strumentalizzate. Io non ho detto nulla di male». Insomma, un caos.


Intanto ieri i concerti voluti da Baglioni hanno ricevuto il «pieno e convinto sostegno» del ministro della Difesa Ignazio La Russa e dell’assessore regionale al Bilancio, Michele Cimino. Ma le prossime ore saranno decisive: o la crisi rientra (ipotesi poco probabile) oppure il caso Lampedusa potrebbe scatenare polemiche ancora più grandi.

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