Le liti interne possono battere il Brasile

Le gelosie sono la mina sul cammino della Seleçao. Rischiano Francia e Spagna. Africa, che rinnovamento

Nel 1930, ai tempi del ciclismo eroico, gli organizzatori del Giro d’Italia strapagarono Alfredo Binda per starsene a casa in occasione della corsa a tappe che aveva già stravinto cinque volte. Gli diedero 22.500 lire di quell’epoca: un atto di forza o di buonsenso. È quanto ci vorrebbe per riequilibrare il Mondiale di calcio che, stando allo stato di salute delle rivali, specie europee, può andare in sorte solo al Brasile di Ronaldo e Adriano, Ronaldinho, Kakà, Emerson e compagnia cantando. Come possa segnare il passo in Germania, è inimmaginabile. Non c’è avversario alla sua altezza. Lo ha ribadito lo stesso Lippi. La nazionale brasiliana può trovare delle difficoltà solo al suo interno per via dei clan che si formeranno inesorabilmente attorno a questo o quel campione. È l’unico appiglio, questo, a cui possono aggrapparsi le rivali per sperare di fare uno sgambetto ai campioni in carica.
Sul piano tecnico solo l’Argentina appare vicina ai mostri sacri. Ma la nazionale biancoceleste, dopo l’addio di Maradona, non è più riuscita a disputare un Mondiale con la concentrazione indispensabile per arrivare fino in fondo.
In Europa le grandi tradizionali non riescono a brillare per due partite consecutive. Prendete la Germania, battuta dal Brasile nella finale nippo-coreana e avvantaggiata dal fatto di giocare in casa. Nell’amichevole disputata l’altro giorno a Istanbul, nello stadio maledetto per il Milan, ha perso di brutto con la Turchia. Il risultato di misura (1-2) non inganni: il gol della bandiera è arrivato al terzo e ultimo minuto di recupero. E ancora. L’Inghilterra deve ringraziare l’Olanda, vittoriosa a Praga sulla Repubblica Ceca, se ha conquistato il pass con un turno di anticipo: male che vada nella sfida con la Polonia, sarà una delle due migliori seconde.
Immaginatevi il sospiro di sollievo di Eriksson. I suoi (ex) leoni bianchi, dopo aver perso un incontro storico in Irlanda del Nord, hanno battuto l’Austria grazie a un rigore dubbio e giocato per 35’ in dieci in seguito alla espulsione (la seconda, un record) del capitano Beckham. Se l’Inghilterra ha preso un brodino, la Francia dovrà soffrire fino all’ultimo secondo per verificare (conti alla mano, quelli dei gol fatti e subiti) se avrà sopravanzato la Svizzera. I transalpini (+8) se la vedranno in casa con Cipro, gli elvetici (+11) saranno di scena in Irlanda.

C’è poi la Spagna che non è messa affatto bene nel proprio girone dove è sopravanzata dalla Serbia. In Germania non ci saranno neanche i leoni del Camerun per il rigore sbagliato da Wome al 95’. Fuori loro, l’Africa si presenta con quattro debuttanti (Costa d’Avorio, Angola, Togo e Ghana) più la Tunisia.

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