Cronaca locale

Liti in Regione, Forza Italia prova a far da paciere

An e Udc con il presidente. Corsaro: «Ora la Lega dica cosa vuol fare»

Sabrina Cottone

«Le forti tensioni di questi giorni tra la Lega e Formigoni devono cessare al più presto per il bene del centrodestra e della Casa delle libertà». Forza Italia tenta di mettere pace tra Roberto Formigoni e la Lega e la coordinatrice regionale, Maria Stella Gelmini, chiede al più presto un vertice di chiarimento: «Mi sembra indispensabile fissare al più presto un incontro tra i segretari regionali e i capi delegazione dei partiti per superare le tensioni e le incomprensioni».
Il presidente della Lombardia è furibondo per i ripetuti attacchi del quotidiano lumbard, la Padania, e per il carico da novanta messo giù da Alessandro Cè in un’intervista al Corriere. E chiede le sue dimissioni: «Leggo che l’assessore ritiene che la politica della giunta regionale e dello stesso Presidente sia improntata a una logica di potere e non di servizio ai cittadini, mentre par di capire che lui solo sarebbe puro. Si tratta di parole miserabili. O vengono smentite o l’onorevole Cè ha una sola strada, trarre le conseguenze delle sue affermazioni e separarsi da un organismo di cui non condivide neppure l'impostazione».
Nella contesa intervengono anche An e Udc, che si schierano senza dubbi a fianco del governatore. A parlare è Massimo Corsaro, assessore a Industria e Attività Produttive e capo-delegazione di An: «Le affermazioni di Cè sono sprezzanti e preoccupanti. È necessario che la Lega chiarisca subito come intende proseguire il suo percorso di governo in Lombardia per evitare che si continui ad assistere a un teatrino stucchevole e poco edificante per tutti». Sulla stessa linea Domenico Zambetti, capodelegazione dell’Udc: «Affermazioni gravi, Formigoni fa benissimo a censurarle».
L’azzurra Gelmini entra nei dettagli: «Dieci anni di governo Formigoni hanno dimostrato ai lombardi ma anche al mondo cosa significhi amministrare con intelligenza, lungimiranza e capacità d’innovare». Poi lancia l’allarme: «Gli elettori del centrodestra e la Cdl forse ci potranno perdonare qualche litigio a mezzo stampa, ma non che si smarrisca o si ingessi quella operatività del fare che è stata la base e l’orgoglio della amministrazione Formigoni». Ecco perché è necessario arrivare a una mediazione: «Mettere in discussione i successi della riforma della sanità lombarda è un errore, ma è anche giusto accettare il contributo di tutti quelli, come la Lega, che vogliano migliorarla».
Insomma, la coordinatrice regionale distingue lo scontro dalla vicenda politica: «Se il problema è un chiarimento sulle regole e il metodo da seguire nelle scelte della giunta, credo che lo si debba fare al più presto. Forza Italia è aperta e disponibile a migliorare l'operatività della Lega all’interno delle scelte della giunta regionale». Diverso è il giudizio sugli attacchi personali del Carroccio a Formigoni: «Le continue accuse della Lega sono fuori luogo e devono finire per il bene della Cdl. Mi riferisco anche agli attacchi della Padania rivolti contro Cl e la Compagnia delle opere». E sul caso Cè la posizione è chiara: «È in ballo il rapporto di fiducia tra l’assessore e colui che lo ha nominato. Comprendo le dichiarazioni di Formigoni ed è normale che lui chieda il conto. Ma sono convinta che nelle cose ci sia sintonia e non penso che Cè non stimi Formigoni.

Per questo mi auguro che si chiarisca con lui al più presto».

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