Litiga con la moglie e la falcia con l’auto

SienaUn piccolo gruppo di case, a due passi dal centro etrusco di Murlo, come palcoscenico di una tragedia familiare, in cui la follia di un uomo esplode in una ferocia disumana. Così una lite in una coppia di domenicani ha trasformato lui in un assassino. Per uccidere la sua compagna ha usato l’auto: ha investito la donna e l’ ha trascinata per circa 30 metri. E ora dice: «È stato un incidente, non volevo ucciderla». Ma il magistrato non gli crede e lo arresta con l’ accusa di omicidio volontario.
Il sole non brucia ancora quando, Juan Ramon Garcia Cappellan, muratore di 40 anni, padre di un figlio avuto da una precedente relazione, incontra nel centro di Vescovado di Murlo, in provincia di Siena, la moglie, Alicia Brunilda Sosa, 30 anni. Sono le 8.30 e la piccola frazione sonnecchia, ma in strada c’è già qualche passante che diventerà testimone di un omicidio. I due domenicani litigano: la relazione tra loro non andava più bene e lei da alcuni giorni si era trasferita da un’amica sempre a Vescovado. Un allontanamento che l’ uomo non sopporta. I due si fronteggiano, poi lei si allontana e il muratore perde la testa: sale in auto, una Rover 600, la insegue e la falcia trascinandola per decine di metri in un budello stretto del centro del paese. Alcuni testimoni racconteranno che la donna stava camminando lungo il muro e che l’auto l’ha proprio puntata. Scattano i soccorsi, arrivano i carabinieri: la donna muore sul colpo. Il personale medico dell’ ambulanza può solo constatare il decesso. I militari bloccano l’ uomo e lo trasferiscono a Siena dal magistrato per l’ interrogatorio.
Davanti al pm, dicono gli investigatori, è rimasto freddo e si è difeso.

«Non volevo ucciderla, è stato solo un incidente: non l’ho vista ecco perchè l’ho investita». Ma chi conosce la coppia dice che lui è un violento e che lei se ne sarebbe andata anche perchè non sopportava più le sue oppressioni.

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