Litio e fuel cell: strategie per l'auto elettrica

Gli esperti di Anie, Anfia e Cei Cives mettono a punto le strategie prima del decollo dei veicoli ricaricabili. E immaginano come sarà il traffico a zero emissioni

Milano si prepara al boom dell'auto elettrica. E prima di vedere - questione di un anno o poco più - i distributori di elettricità in ogni angolo della città, si studiano le strategie più efficaci e le soluzioni più intelligenti: dalla batteria al litio alle fuel cell. L'era delle «emissioni a impatto zero» è davvero dietro la porta. Lo confermano gli esperti che si sono riuniti per discutere dell'auto-ricaricabile al forum organizzato da Confindustria Anie, Anfia e Cei-Civis, in collaborazione con la commissione europea. «Ci sono diversi aspetti normativi da tener presente quando si parla delle batterie delle auto elettriche - sostiene Marco Ottaviani, coordinatore dell'area ambiente dell'associazione Csi Anie - poichè alcune tipologie di questi prodotti sono classificati prima come merci e poi come rifiuti pericolosi. Ci sono oneri che i produttori e gli importatori devono sostenere».


Prima ancora di cominciare, bisogna tener presente certi parametri fissati dall'Unione europea sull'energia e la lotta ai cambiamenti climatici che impone una riduzione del 20 per cento delle emissioni di CO2, il 20 per cento di produzione di energia di fonti rinnovabili e un 20 per cento di maggior efficienza energetica entro il 2020.
Il settore dell'auto pulita è in crescita. Gli analisti stimano una quota di mercato in Europa per i veicoli a batterie del 20-25% nei prossimi cinque-dieci anni.

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