Locri - Febbre, vomito e dolori addominali. Sintomi, tutto sommato, banali e frequenti, che però, ieri pomeriggio, dopo essersi aggravati, hanno provocato la morte di una bambina di cinque anni. La piccola è morta nell’ospedale di Locri, dov’era stata portata ieri mattina e ricoverata nel reparto di rianimazione. Si è riunita questa mattina in via d’urgenza la commissione di verifica istituita dalla Direzione generale dell’azienda sanitaria di Locri: quattro medici, tre dell’ospedale di Locri ed uno esterno, sono stati iscritti nel registro degli indagati per omicidio colposo.
La tragica morte della bimba A condurre la bambina Sara Sarti in ospedale i nonni materni con i quali si trovava la piccola. I genitori, infatti, erano in Toscana e stanno facendo rientro in Calabria. Il padre della bambina è della provincia di Pisa e la bambina era stata affidata ai genitori materni, che risiedono a Casignana, un centro della Locride. Sulla morte della bambina ha avviato un’inchiesta la Procura della Repubblica di Locri. Un’iniziativa assunta d’ufficio prima ancora che i parenti della piccola presentino un esposto alla stessa Procura o alle forze dell’ordine. I carabinieri, a cui sono state affidate le indagini di polizia giudiziaria, hanno sequestrato la cartella clinica della bambina e hanno trattenuto la salma nella camera mortuaria in attesa dell’autopsia, che potrebbe essere effettuata già domani.
Quattro medici indagati Il pm della Procura di Locri che coordina l’inchiesta, Rosanna Sgueglia, ha anche disposto l’autopsia che sarà eseguita domattina dal medico legale Aldo Barbaro. L’iscrizione dei medici nel registro degli indagati, secondo quanto si è appreso in Procura, al momento è un atto dovuto per consentire agli indagati di nominare propri periti in vista dell’autopsia. Il magistrato, stamani, ha anche sentito informalmente i nonni della bambina che avevano in affidamento la piccola dopo che i genitori erano dovuti rientrare a Vecchiano (in provincia di Pisa) dove vivono e lavorano.
Il dolore della madre "Mi ha portato via mia figlia", ha commentato Caterina Nicita, la madre di Sara. "Se ha dei figli - ha aggiunto la donna - spero si renda conto di quello che ha fatto". La donna è rientrata in tarda serata in Calabria col marito, Alfonso Sarti, da Vecchiano (in provincia di Pisa) dove vivono e lavorano, e si trova adesso in casa dei familiari a Casignana, il paese della Locride della quale è originaria.
La ricostruzione dei fatti A dare notizia della morte della bambina è stato il direttore dell’Azienda sanitaria di Locri, Antonio Previte, che in un comunicato ha ricostruito i vari passaggi della vicenda. La stessa Azienda sanitaria ha riferito anche di avere istituito un’apposita Commissione di verifica, che si riunirà d’urgenza domani, martedì. La bambina è giunta nel pronto soccorso dell’ospedale di Locri in stato di coma areflessico e con arresto cardiorespiratorio. Nei giorni scorsi la bambina aveva avuto la febbre e, successivamente, vomito e dolori addominali diffusi. Un punto che l’inchiesta della Procura e le verifiche dell’Azienda sanitaria dovranno chiarire riguarda, in particolare, le fasi riguardanti la diagnosi ed il primo trattamento terapeutico cui la bambina era già stata sottoposta ieri sera. Alle 22.30, infatti, secondo quanto riferito dalla stessa Azienda sanitaria, la piccola è giunta nel pronto soccorso, dove il medico di turno ha richiesto la consulenza pediatrica, un sanitario della quale ha visitato la piccola e consigliato una terapia sintomatica da effettuare a domicilio. La bambina, così, è stata riportata a casa. Durante la notte, a detta dell’Azienda sanitaria, la piccola non ha avuto particolari problemi. Ha dormito e si è svegliata stamattina in apparente benessere, facendo anche colazione. Le sue condizioni si sono improvvisamente aggravate nella tarda mattinata di ieri, tanto che i nonni l’hanno riportata in ospedale, dove sono intervenuti l’anestesista rianimatore ed il cardiologo. Sono stati avviati tutti gli esami di laboratorio e stumentali al fine d’individuare la causa della patologia, ma la piccola, alle 18 circa, è deceduta.
Nel comunicato si afferma che "dagli accertamenti effettuati, i sanitari ospedalieri ritengono che la piccola possa avere avuto una polmonite massiva da inalazione di materiale gastrico". Ma sarà l’inchiesta giudiziaria che dovrà chiarire tutto, facendo luce su eventuali responsabilità connesse al decesso della piccola.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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