"L'Olimpiade come l'Expo. La città farà un balzo avanti"

Varnier dà i numeri di Milano-Cortina: dai 70mila posti di lavoro, all'indotto che potrebbe sfiorare i 10 miliardi

"L'Olimpiade come l'Expo. La città farà un balzo avanti"
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"Le Olimpiadi invernali saranno per Milano l'occasione di un grande balzo in avanti. Come successe per Expo". Parla a ragion veduta, Andrea Varnier. Snocciola numeri ed elabora considerazioni, dalla sua cabina di regia di Fondazione Milano-Cortina 2026. Da ceo della macchina organizzativa, sa che "questi saranno i Giochi di rottura con il passato". Lo dice durante la conviviale del Panathlon club Milano. "Il nome stesso Milano-Cortina segna un cambio di passo: mai due località avevano organizzato le Olimpiadi, questa edizione coinvolgerà un territorio di 22mila chilometri quadrati. Punteremo sul trasporto ferroviario, scardinando vecchi paradigmi. E cercheremo di sfruttare gli impianti già presenti, dove possibile, migliorandoli". Nessuna cattedrale nel deserto, insomma. "Milano avrà importanti feedback, ma anche Cortina, che sta ricevendo gli investimenti di cui ha bisogno. Così Livigno, poco conosciuta all'estero, ma che con snowboard e freestyle avvicinerà un pubblico giovane. Abbiamo migliorato le strutture esistenti a Predazzo e porteremo il biathlon ad Anterselva, dove quella disciplina c'era prima e ci sarà dopo i Giochi".

Gli investimenti non mancano: 3,5 miliardi solo da Simico, Società infrastrutture Milano-Cortina, poi Fondazione Milano-Cortina, chiamata a gestire i due fiori all'occhiello di Milano, il Villaggio Olimpico e il palazzetto di Santa Giulia. "Prenderemo in carico il Villaggio l'1 ottobre e l'anno successivo, come sappiamo, diverrà uno studentato. Verranno cucinati 300mila pasti in 3 settimane e ci stiamo muovendo per evitare sprechi. A Santa Giulia arriveremo in linea con i tempi: con i suoi 16mila posti sarà il palazzetto più grande d'Italia. Ed è lì che Milano-Cortina segna il ritorno ai Giochi dei giocatori della Nhl", la lega hockeistica americana, "e le prevendite stanno andando molto bene. Nel complesso, contiamo di vendere 200 milioni di biglietti e arrivare al pareggio di bilancio nel quinquennio". Gli studi quantificano tra i 5 e i 10 miliardi l'indotto, "senza però calcolare gli altri benefici- continua Varnier- Parlo dei 70mila posti di lavoro, dei 2 milioni di ragazzi già coinvolti in iniziative scolastiche, dei 18mila volontari ingaggiati a fronte di 130mila candidature ricevute".

Che sia un balzo culturale, l'evento a cinque cerchi, è elemento caro a Varnier. "I Giochi saranno aperti dalla cerimonia di San Siro per la quale si prevede possano essere presenti tra 90 e 100 capi di Stato ma dopo le Olimpiadi ci saranno le Paralimpiadi, con cerimonia di apertura e chiusura all'Arena di Verona. In quel gioiello artistico del I secolo, dopo i Giochi sarà possibile raggiungere la sommità grazie a un ascensore, realizzata per i disabili. Il beneficio delle Olimpiadi è anche in questo".

I Giochi andranno in compensazione ambientale "pagando i crediti, perché l'impatto zero è impossibile" e avranno ricadute turistiche tutte da quantificare: "La promozione del territorio è importante, ma il messaggio migliore che diamo ai nostri ragazzi è un altro: lo sport fa bene, migliora l'individuo. E con lui tutta la società".

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