Sono lombardi e piemontesi i marinai che fanno più guai in mare: lo attesta, dati alla mano, il comandante della Capitaneria del porto di Genova e direttore marittimo della Liguria contrammiraglio Marco Brusco, durante una conferenza stampa su un anno di attività della Guardia costiera.
«Nonostante la maggior parte dei natanti siano liguri, se guardiamo le intemperanze dell'utenza, ne registriamo di più da parte dell'utenza dell'entroterra, vale a dire quella del Piemonte e della Lombardia», sottolinea Brusco.
Tra le infrazioni più ricorrenti c'è il mancato rispetto delle ordinanze di sicurezza balneare (200 metri); l'ormeggio in zone non consentite perchè riserve ambientali o zone di sicurezza; il non rispetto dei limiti di velocità sempre in prossimità della costa o ancora la mancanza della documentazione necessaria a bordo, come illustrato dal tenente di vascello Antonio Pelletier.
Battistrada per le attività della Capitaneria di porto genovese oltre regione sarà un protocollo d'intesa recentemente firmato con la Regione Liguria: «Si tratta di cinque convenzioni per attività reciproche - ha detto il contrammiraglio -.
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