La Lombardia dà più soldi di quanti ne riceve

Risulta da una nuova ricerca della Cgia. L’assessore Colozzi: penalizzati da sempre

La Lombardia  dà più soldi di quanti ne riceve

Nel 2002 la Lombardia ha ricevuto dallo Stato 1.236 euro pro capite, ma ne ha pagati in imposte 6.623. Con la conseguenza che nel saldo tra trasferimenti dallo Stato e imposte (Irpef, Irpeg e Iva) pagate i cittadini lombardi risultano i più penalizzati con un saldo negativo pari a -5.360 euro.
È quanto emerge da uno studio dell’associazione degli Artigiani (Cgia) di Mestre diffuso ieri, alla luce della riforma sulla devolution appena approvata dal Parlamento. Secondo la Cgia, «la differenza tra quanto le Regioni ricevono in termini di trasferimenti e quanto danno allo Stato centrale in termini di imposte è pesantemente di segno negativo». A trovarsi in questa situazione, si legge, «sono tutte le regioni del Nord, ad esclusione di quelle a statuto speciale». Regione Lombardia in testa.
Una constatazione che non stupisce affatto l’assessore regionale al Bilancio, Romano Colozzi, «poiché è soltanto l’ennesima conferma di una realtà che vado denunciando da quando sono diventato assessore, dieci anni fa. La Lombardia soffre questa penalizzazione dal 1970, praticamente dalle origini delle Regioni, situazione che è stata ulteriormente aggravata nel ’96 dall’ex ministro Rosy Bindi con la modifica dei meccanismi dei finanziamenti sanitari da parte dello Stato a svantaggio delle Regioni con costi maggiori». E per meglio documentare questa penalizzazione, Colozzi porta come esempio quello infrastrutturale «visto che - osserva l’assessore - le grandi opere pubbliche sono quelle su cui dovrebbero riversarsi i maggiori investimenti statali: ebbene,in Lombardia sono state costruiti finora 3 chilometri di strade ogni mille abitanti, contro gli 8 di altre regioni. Quasi un terzo di collegamenti stradali in meno, la prova che questa regione viene storicamente penalizzata».
«Noi - aggiunge Colozzi - crediamo alla solidarietà interregionale, ma le Regioni che posseggono più delle altre non devono per questo diventare più povere.

Ci sono due modi per truccare le carte: non guardare la spesa pro/capite ma quella assoluta, oppure dire che la Lombardia è già ricca e non ha bisogno di altri soldi. Infatti: siamo ricchi, nonostante lo Stato e non grazie ai suoi finanziamenti».

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