Londra ingolosisce sempre più

Tante novità da gustare a Londra. A ottobre ha riaperto Mao Tai, tempio della cucina sudasiatica. Questo simpatico locale di Fulham è stato ricostruito dopo un incendio. Propone una cucina che esplora le tradizioni di Hong Kong e della Malaysia, passando per Giappone e Thailandia. La cosa curiosa è che Mao Tai ha sì una brigata di cucina tutta orientale, ma è di proprietà di un americano trapiantato sul Tamigi, Mark Barnett. Al Mao Tai il tour inizia dallo strepitoso cocktail bar. Da provare il Martini con chili e citronella. E da non perdere i dim sum, appetizer al vapore. Poi non resta che farsi guidare tra roll vietnamiti di gamberoni crudi alla menta e vitello Tobaniaki con i funghi.
Shane Osborn, geniale chef del Pied à terre, ha saputo plasmare un giovane dal futuro assicurato, Marcus Eaves. Lo scorso novembre questo cuoco 26enne è diventato chef de L'Autre Pied, lo “spin off” del locale di Fitzrovia. Ristorantino a Marylebone, ripropone la formula di successo di Osborn, adattandola però per un pubblico più giovane. Design raffinato abbinato a un servizio informale, e “cucina europea”. Provate la Pernice, orzotto e brodo di cacciagione al timo e limone.
Negli ultimi mesi qui sono arrivati anche due mostri sacri francesi, Joel Robuchon e Alain Ducasse. Il primo ha ottenuto vari riconoscimenti con L'Atelier. L'inaugurazione del Ducasse al Dorchester è stato invece l'evento glam dell'anno scorso. Ma c'è un altro francese che sta spopolando a Bayswater. Si chiama Angelus e alla sua guida c'è Thierry Tomasin, ex maitre di Le Gavroche e Aubergine. Tomasin si è andato a pescare in patria lo chef Olivier Duret e ha iniziato a macinare i classici d'Oltralpe.

Come la Crème brulée di foie gras con pane tostato. Fra poco aprirà il nuovo gastropub di Claudio Pulze. Si chiamerà The Hive. L'altra voce è che arriverà un grande ristoratore giapponese da New York. Uno proprio famoso...

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