La partita diplomatica tra Roma e il governo brasiliano per il caso Battisti è ancora aperta. Ma lamichevole tra le nazionali di calcio Brasile-Italia, in programma a Londra il 10 febbraio, si giocherà. Lidea di farla saltare è arrivata ieri mattina dal sottosegretario Pdl agli Esteri Alfredo Mantica: «Il governo brasiliano mette in discussione la democrazia italiana? E allora annulliamo lamichevole». Un appello subito raccolto da Alberto Torregiani, figlio del gioielliere ucciso da Battisti e reso invalido nellagguato: «Servirebbe un gesto».
Poi lesponente del governo ha corretto il tiro, parlando di «provocazione», ma ormai lidea aveva fatto breccia. Tanto che persino lallenatore della nazionale campione del mondo, Marcello Lippi, aveva invocato un intervento definitivo della Federazione italiana gioco calcio: «Dica qualcosa Giancarlo Abete o i dirigenti Figc». Persino la Federazione brasiliana è stata presa in contropiede, tanto che il portavoce Rodrigo Pavia si è chiuso in difesa: «Non possiamo fare commenti». «La gara si giocherà», ha detto in serata il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega allo Sport, Rocco Crimi: «La disputa dellincontro di calcio non è mai stata messa in discussione dal governo, né potrebbe esserlo». Una decisione che ha diviso due ex calciatori brasiliani che hanno giocato (seppur in epoche diverse) in Serie A. «Mi fa piacere sentire che lamichevole Italia-Brasile si giocherà regolarmente - ha detto lex giocatore di Juve e Napoli negli anni 60 e 70 José Altafini - se il match fosse saltato sarebbe stata una stupidaggine. Non entro nelle questioni politiche che, comunque, non devono influire sullo sport».
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