Londra, poliziotta si rifiuta di stringere la mano al capo «Sono musulmana»

Londra. Niente strette di mano, l’islam lo vieta. La decisione di una donna poliziotto musulmana, che ha rifiutato di stringere la mano al capo della polizia londinese Ian Blair, durante al cerimonia di consegna del diploma a lei e ad altre reclute, rischia di alimentare nuove polemiche in Gran Bretagna. La giovane agente ha invocato il rispetto dell’osservanza dei precetti islamici, che vietano a una donna di avere qualsivoglia contatto fisico con un uomo che non sia il marito o un parente di primo grado. La donna, che aveva passato le prove di ammissione appena terminato l’addestramento, aveva già fatto richiesta di violare il protocollo. La polizia aveva accolto la sua richiesta, senza precedenti, cosa che ha mandato su tutte le furie sir Ian Blair, che ne è stato informato solo al suo arrivo alla cerimonia. Il capo della polizia, però, per non creare un imbarazzante incidente, alla fine ha scelto di evitare di stringere la mano alla giovane recluta musulmana. Ma l’episodio rischia di non finire così. Scotland Yard è preoccupata che un atteggiamento simile nei confronti degli uomini possa pregiudicare la futura attività dell’agente sul campo.

Dopo aver superato il primo periodo di addestramento, ora la recluta dovrà fare due anni di apprendistato che - sottolinea un portavoce della polizia - richiederanno «di affrontare situazioni in cui il contatto fisico con gli uomini sarà inevitabile».

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