Roma - Un governo attaccato al respiratore artificiale. Questa è la situazione della politica italiana secondo Italo Bocchino. Per il vicepresidente di Fli, il discorso di Bossi ha infatti decretando la fine politica del governo: "Adesso la conclusione della legislatura dipenderà dal momento in cui la Lega staccherà i macchinari. È evidente che dopo gli affondi sulle missioni all’estero e sul folcloristico trasferimento dei ministeri, il clima all’interno della maggioranza è destinato a peggiorare e presto gli eventi economici nazionali e internazionali faranno impazzire la maionese. Bossi ha scaricato Berlusconi, visto che, nonostante la teorica proroga fino all’irraggiungibile 2013, ha di fatto archiviato il berlusconismo che ormai fa perdere voti alla Lega".
Pd: è solo propaganda Delusione invece nel Pd: "Una stanca, imbarazzata e impotente propaganda", ha definito il discorso il presidente dei senatori del Pd Anna Finocchiaro. E poi continua: "Da giorni Bossi e i suoi ministri continuavano a dire che l'evento di Pontida sarebbe stato un vero e proprio ultimatum per Berlusconi. Francamente siamo delusi perché mai si è visto un ultimatum con una scadenza tanto lontana, addirittura fra due anni nel 2013. Come al solito la Lega abbaia ma non morde e continua a sostenere il governo Berlusconi che sta affossando il Paese. Bossi minaccia di far cadere il governo ma subito lo rassicura sostenendo che la leadership di Berlusconi non è in discussione. Annuisce ai suoi elettori che, dal prato di Pontida, invocano la secessione ma, in tre anni di governo, non è riuscito a portare a casa nemmeno un serio provvedimento sul federalismo fiscale. Invita gli allevatori a non pagare le multe sulle quote latte e a recarsi in Parlamento dai farabutti dimenticandosi, evidentemente, di essere lui stesso parlamentare e addirittura Ministro della Repubblica. Chiede di tagliare le auto blu e gli stipendi dei parlamentari ma, su questo, non risulta un solo testo di legge a sua firma. E sulla Libia? Vuole ritirarsi dalla missione di pace ma senza indicare una data, ben consapevole dell'irrealizzabilità della sua richiesta, anche a causa degli obblighi internazionali dell'Italia". Dello stesso parere il presidente del Pd, Rosy Bind: "Le minacce di Bossi sono solo parole al vento. Bossi ha confermato il patto di governo con Berlusconi. Per salvarsi entrambi devono restare uniti, ma così Bossi si stacca dai bisogni della sua gente e il governo continuerà a far del male agli italiani e al paese".
Il Pdl: avanti insieme Un discorso recepito in modo diverso dal Pdl. Fabrizio Cicchitto, capogruppo del Pdl alla Camera, ha infatti detto: "Bossi ha riproposto la linea della Lega sull’esigenza della riforma fiscale, sul decentramento dello Stato in termini certamente rivolti alla sua gente, ma con un atteggiamento costruttivo nei confronti di Berlusconi e della maggioranza". A far eco alle parole di Cicchitto è Maurizio Lupi, vice presidente del Pdl alla Camera dei deputati: "I profeti di sventura, ancora una volta, sono stati smentiti.
I commenti degli esponenti dell’opposizione che fino a ieri corteggiavano la Lega nella speranza che facesse il lavoro sporco al posto loro, sono la dimostrazione che in questo paese non esiste un'alternativa al governo Berlusconi. Bossi ha avanzato istanze che sono già presenti nell’agenda dell’esecutivo, ora dobbiamo andare avanti fino alla fine della legislatura. Il paese ha bisogno di riforme e noi siamo gli unici che possono farle".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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