Dice che lui e la Yamaha sono ancora indietro, che non si sente pronto per la vittoria, dice che Rossi affronta la sfida più dura della carriera e che non ha un vantaggio tecnico, dice di sentirsi più sicuro, più tranquillo, più allegro, «saluto spesso, ora», dichiara alla Gazzetta. Ma Jorge Lorenzo non pare convinto che tutta questa disinvoltura in più sia merito del titolo conquistato lo scorso anno. Preferisce metterla sul piano della maturazione inevitabile di un giovane uomo come lui. E se fosse, più semplicemente, che non ha più in squadra Valentino Rossi?
Nell'attesa della risposta, Jorge si ritrova per compagno un tipo parecchio agguerrito: lamericano Ben Spies. Il ragazzo, va ricordato, prima di piazzarsi spesso e volentieri davanti a Lorenzo nei test invernali (anche nell'ultimo di lunedì, proprio in Qatar), è stato, a ritroso nel tempo: 1. «Rookie of the Year 2010».
Lorenzo fa il tranquillo ma Spies medita scherzi
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