Loretta Goggi al Nuovo «Nel mio show racconto com’era la tv»

I numeri e il talento di una diva, il carattere e la ricerca della normalità esistenziale di una persona comune: Loretta Goggi è sempre stata così. E oggi infatti - che ritorna sul palcoscenico con «Spa Solo per amore», dal 29 dicembre al 6 gennaio al Teatro Nuovo (ore 20.45, ingresso 55-40 euro, info: 02-794026) - la mattatrice romana non ha problemi ad ammettere che «ho sempre cercato di privilegiare la vita privata su quella professionale. Così per me tuffarmi in un lavoro nuovo è come mettere in moto un motore molto lento». Poi, però, quel motore parte e marcia come un treno, se si considera il grande successo di «one woman show» come il precedente «Se stasera sono qui» e quest'ultimo progetto, sempre diretto da Gianni Brezza, reduce da un trionfale passaggio al Teatro Sistina a Roma. Scritto su misura per Loretta Goggi, lo spettacolo è un cocktail di storie, musica, ricordi e istrionismo che lo stesso Brezza riporta a una sola parola: «Eleganza». La Goggi infatti si impossessa del palcoscenico insieme con un'orchestra di dodici elementi e un corpo di ballo di undici ballerini (più di cento costumi), muovendosi in una scenografia in mutazione dagli anni Quaranta a oggi, per raccontare il suo personale viaggio nel mondo dello spettacolo. «Spa - spiega l'attrice e cantante - è un omaggio a personaggi che hanno segnato la mia vita, artisti che mi hanno fatto desiderare ardentemente di finire in quella scatola magica, la tv. Un tv che era molto diversa da oggi. Alludo a personaggi come Gino Cervi, Alberto Lupo, Alighiero Noschese, Gastone Moschin, Renato Rascel». La Goggi, nel suo «one woman show», passa dai monologhi alle canzoni (del suo repertorio, ma anche della tradizione romana e napoletana), alle immancabili imitazioni, alcune storiche (Mina, Vanoni, Patty Pravo), altre inedite (Arisa, Rita Levi Montalcini). Il pensiero della tv che fu e che è oggi è comunque un filo rosso, diciamo pure un chiodo fisso, dello show: «Dal 1991 non faccio qualcosa di importante in tv - spiega - ma questo perché la tv è cambiata radicalmente. Oggi non è più un punto di arrivo, ma di partenza. Reality e talent show sono ormai la piazza che permette a molti giovani di esordire. Poi, se crescono come artisti, si spostano altrove. Basta guardare personaggi come Fiorello o Panariello: per loro la tv oggi serve come luogo dove coltivare la propria popolarità per poi esprimersi al meglio in teatro». Qualche talent show l'aveva cercata: «Amici - rivela Loretta - mi voleva per uno stage ai ragazzi. Poi ho visto come questi giovani trattano i loro professori e mi sono detta semplicemente: no».

Insomma, la tv è diventata un'altra cosa, e forse vale la pena ricordare - con uno show come Spa - il suo volto migliore di un tempo: «Ci tornerei, ma solo per un programma di nicchia e di qualità», rivela la show-woman, che però non intende assolutamente tradire il teatro, e anticipa: «Ho in progetto di interpretare un musical: sto visionando materiale che mi arriva dall'America per un ruolo adatto a me e alla mia età». Qualcuno dice possa essere «Zia Mame», dal romanzo di Patrick Dennis, interpretato come musical nel 1966 da Angela Lansbury. Staremo a vedere.

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