Cultura e Spettacoli

L'Oscar della Voce piange il Dottor House e premia «Lost», Lopez e Tarantino

La XIV edizione del Festival Nazionale del Doppiaggio di Genova ricorda Sergio Di Stefano e Oreste Rizzini, celebra Cristina Boraschi (la Julia Roberts di «Pretty Woman»), e festeggia Ada Maria Serra Zanetti e il colonnello Hans Landa di «Bastardi senza gloria»

Le lacrime sono state per il Dottor House che non c'è più. Non Hugh Laurie, ma la sua anima nascosta Sergio Di Stefano, l'inconfondibile voce del Dottor House, che un infarto si è portato via lo scorso settembre, a settantuno anni. I sorrisi invece se li sono divisi in tanti alla XIV edizione del Festival Nazionale del Doppiaggio «Voci», la più longeva manifestazione nazionale ed europea dedicata al mondo del doppiaggio che assegna gli Anelli d'Oro alle voci più belle dell'anno sia per il cinema che per la tv. Un Oscar vero e proprio, che premia un'orchestra di fiati unica al mondo. Sono stati sorrisi per Massimo Lopez, quello che una volta faceva trio con Solenghi e Marchesini, che dopo essere stato l'alias di Austin Powers, ha vinto il premio per la miglior interpretazione maschile nei panni del Colin Firth di «A Single Man»; per Ada Maria Serra Zanetti, vero mito del doppiaggio (è Sigourney Weaver in tutti gli «Alien»), miglior voce femminile per la Helen Mirren di «Last Station»; e per Stefano Benassi che ha dato fiato allo strepitoso Chris Waltz di «Bastardi senza gloria», lui che è stato Gary Oldman, Tim Robbins e Josh Lucas.
É stato il Teatro della Gioventù di Genova ad ospitare quest'anno la serata d'Onore. «Voci», che ha come direttore artistico Claudio G. Fava, è promosso dal Ministero ai Beni e Attività Culturali, Ufficio Promozione Cinema e dall'Assessorato al Turismo della Regione Liguria e ha avuto quest'anno il patrocinio dell'Università di Genova, Facoltà di Lingue e Letterature Straniere, del Dipartimento di Italianistica dell'Università di Nizza, dell'Aidac Associazione Nazionale Dialogisti e Adattatori Cinetelevisivi e della rivista Asinc, l'unica rivista in rete dedicata al doppiaggio.
La serata ha anche regalato un tributo speciale a Oreste Rizzini, scomparso nel 2008 (era Michael Douglas in «Basic Insint», Paul Hogan in «Mr. Crocodile Dundee» e Chuck Norris in «Delta Force») e la Targa alla Carriera Gualtiero De Angelis a Cristina Boraschi che è da sempre la voce di Julia Roberts. Che in «Pretty woman» diceva: «Questa è Hollywood, la terra dei sogni. Alcuni si realizzano altri no, ma voi continuate a sognare». E niente, si sa, fa sognare come una voce...
Ecco i vincitori.


CINEMA
Miglior doppiaggio generale:
«A serious man»
Direzione del doppiaggio::
Francesco Vairano
Miglior voce maschile
«A single Man»
Massimo Lopez (Colin Firth)
Miglior voce femminile
«Last Station»
Ada Maria Serra Zanetti (Helen Mirren)
Miglior voce non protagonista
«Bastardi Senza Gloria»
Stefano Benassi (Chris Waltz)
TELEVISIONE
Miglior doppiaggio generale
«Lost»
Direzione del doppiaggio:
Miglior voce maschile
«Dexter»
Loris Loddi (Michael C. Hall - Dexter Morgan)
Miglior voce femminile
«United States of Tara»
Claudia Catani (Toni Collette - Tara Gregson)
Miglior voce non protagonista
«Ncis: Los Angeles»
Paola Giannetti (Henrietta 'Hetty' Lange - Linda Hunt)
Targa Gualtiero De Angelis
Cristina Boraschi

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