In campagna elettorale il governo aveva promesso alle imprese il taglio di cinque punti del cuneo fiscale, per un totale di 10 miliardi di euro. Questa forte riduzione del prelievo è stata rinviata al 2007, mentre invece il viceministro dellEconomia (con delega alle Finanze) Vincenzo Visco ha varato un decreto fiscale che vale 3,4 miliardi di maggiori entrate nel 2006 e 5,8 miliardi nel 2007. Sarà pure una «cura anti evasione e anti elusione», come la definisce il governo; tuttavia ci sono anche obiettivi aggravi dimposta per alcuni soggetti (Chiese e Onlus dovranno, per esempio, pagare lIci sui loro immobili).
Il pacchetto fiscale è, come ha detto Visco, «tanta bella roba perché ognuno paghi le tasse dovute» e dunque darà molto lavoro ai commercialisti. Non mancano gli aggravi di tipo formale, soprattutto per i professionisti, i commercianti e le imprese. Le associazioni di settore li hanno rilevati con preoccupazione.
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