nostro inviato a New York
Primo sindaco donna di Milano, da oggi anche il primo a essere stato invitato a parlare davanti all'assemblea delle Nazioni unite. Vestito bianco panna, la voce (solo all'inizio) leggermente incrinata dall'emozione, Letizia Moratti racconta davanti ai rappresentanti di 192 Paesi nel cuore del palazzo di Vetro come Milano combatte, ma soprattutto combatterà smog, emissioni nocive e mutamenti climatici. Ce ne sarebbe già abbastanza per incorniciare la data e, invece, arriva la vera sorpresa. Il collega Michael Bloomberg annuncia che New York seguirà Milano. Anche la Grande mela avrà il suo ticket. Qui hanno già cominciato a sostituire i taxi più datati con veicoli elettrici o ibridi. Pianteranno un milione di nuovi alberi. Ma non basta, presto arriverà anche il ticket. Diverso da Milano: pagheranno tutti (non solo chi inquina e quindi si potrà parlare di tassa) e a bordo delle auto ci sarà un dispositivo satellitare per il controllo. Ma la sostanza non cambia. «chi ha le idee buone - ammette con pragmatismo tutto anglosassone Bloomberg - va copiato». E New York copierà Milano. Che però non si ferma. «Andremo avanti con i finanziamenti per il teleriscaldamento - annuncia la Moratti -. Utilizzandolo, insieme all'acqua di falda, produrremo calore pulito e le famiglie milanesi risparmieranno da 400 a mille euro». E, intanto, davanti all'assemblea dell'Onu, ricorda i dati del primo mese di Ecopass con il traffico ridotto del 25 per cento e il pm10 del 27. Ma non c'è verso di farle dire che l'esperimento è riuscito e che l'anno prossimo si andrà avanti. «Vedremo. L'importante è che i sindaci di tutte le città del mondo avvertano la loro grande responsabilità sociale. La salute dei cittadini è il bene più prezioso. Bisogna tenerne conto anche quando, come a Milano, si riqualificano ampie fette del territorio. Governi, sindaci, cittadini e industriali devono collaborare per un progetto di cui tutti abbiamo disperatamente bisogno». E ricorda, davanti ai rappresentanti di tutto il mondo come il dossier per l'Expo del 2015 abbia a tema proprio l'ambiente. «I Paesi in via di sviluppo - sottolinea - vanno aiutati a casa loro. Devono essere messi in condizione di organizzare autonomamente progetti di sviluppo sostenibile e compatibile con l'ecosistema». Per spiegarlo davanti ad altre platee, la Moratti è già in partenza per Washington. Poi toccherà all'Australia, a Dubai, alla Corea.
Per ora, dopo i riconoscimenti del Nobel per la Pace Al Gore, incassa anche quelli di Bloomberg.
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