Cinzia Romani
da Roma
Arriva sui nostri schermi, inserendosi nella scia duna visibilità tutta televisiva, la tragicommedia allitaliana ...E se domani (dal 13 aprile nelle sale). Ne sono protagonisti Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu, meglio noti, fin qui, come le Iene dellomonimo programma tivù, ora diretti dallesordiente palermitano Giovanni La Pàrola. I due, qui affiancati dalla piacente bruttina Sabrina Impacciatore, che anima un detestabile personaggio femminile, pronta a mettere in croce lamante, pur di ottenere quattrini e autonomia, hanno già lavorato in coppia. Sia sul piccolo schermo ( stranamente vergognandosene un po), sia sul grande (E allora mambo!, Tandem). Per cui, eccoli affiatati come amici diametralmente opposti: Mimì (Bizzarri) è un siculo miseria&nobiltà, che improvvisa una rapina a mano armata, aspettando lamore e il rispetto della sua amata Ketty (Impacciatore); Matteo (Kessisoglu) è un avvocato, così prudente da rimandare di continuo la paternità e gli acquisti. A legarli sempre più, interviene un grosso guaio nella banca odiosamente diretta dalla Morandi (Mita Medici, ex-ragazza del Piper), spietata manager in guanti di pelle nera. Il fatto è che il sicilianuzzu emigrato al nord (a Milano? A Bologna?) emette assegni scoperti e sinventa un colpo a fin di bene. Il vero punto di forza di questo film, ispirato a un reale fatto di cronaca, narrato nel libro di Armando Cillario Il caso Gargano (per inciso: lautore è anche lavvocato difensore del bandito per caso Domenico Gargano, nel 1997 reo di rapina a mano armata), consiste nella colonna sonora. Le piacevoli note di E se domani, celebre canzone di Mina, accompagnano infatti le scene, a mezza costa tra cinema e tivù, di questo film datmosfera, assai gradito al Festival di Annecy, dove lanno scorso ha vinto tre premi.
Inutilmente risentiti perché i giornali ricordano la loro popolarità da tubo catodico, quasi fosse unonta procedere per gradi lungo il sentiero della fama, Bizzarri e Kessisoglu dicono la loro. «Ho dovuto recitare nel dialetto di Avola, per seguire le bizzarrie della collega Sabrina. Che cosa amo del mio personaggio? Il fatto che, alla fine, non pago lavvocato», afferma il primo. «Ho puntato sui tic e le manie, per caratterizzare il mio avvocato, un tipo tirchio e cupo», dichiara il secondo, nello stesso ruolo pure in Allora, mambo!.
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