Roma - «Oggi non ci sentiamo soli. Le riflessioni che scaturiscono dalla nota del Consiglio episcopale sono il conforto di una Chiesa "madre" ma soprattutto "maestra" a chi ogni giorno è impegnato laicamente a testimoniare la propria ispirazione in politica e nella società»: con queste parole i Popolari - Udeur commentano la nota della Cei sulla famiglia.
«Nel conforto della parola, nella preoccupazione pastorale, espressa dai Vescovi sul tema della famiglia, troviamo sostegno al nostro quotidiano e laico impegno politico», si legge nella nota. «E troviamo certezze sulla rotta da seguire, tracciata dalla nostra coscienza, ma assistita da una Chiesa che è "esperta in umanità"' usando la nota espressione di Papa Paolo VI, opportunamente ricordata da Monsignor Bagnasco nella sua prolusione». La Cei, prosegue il partito di Mastella «non fa altro che ribadire i cardini del Magistero e come tale chiede che i politici, che si riconoscono in questi insegnamenti, se ne facciano pienamente carico. Chi è contrario e accusa la Chiesa di ingerenza, o è in malafede o non vuole percepire gli insegnamenti della Chiesa cattolica come vincolanti».
«Ma noi ribadiamo - prosegue la nota dei Popolari Udeur - che non si può essere "cattolici a tempo determinato".
Dunque ribadiamo che voteremo no ai Dico. Non è in discussione la laicità dello Stato e tanto meno l'autonomia del Parlamento. Si tratta solo di essere coerenti con i principi in cui crediamo e che abbiamo ribadito anche nel programma dell'Unione».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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