Lufthansa scalda i motori per Malpensa

da Milano

Lufthansa punta su Malpensa. La notizia, già anticipata dal Giornale, è stata pubblicata ieri dal quotidiano tedesco Handelsblatt, il quale riferisce che la compagnia tedesca sta trattando una cooperazione con lo scalo lombardo con l’obiettivo di creare una base anche in Italia per i voli transatlantici nell’ambito del programma «cieli aperti». Un portavoce della compagnia ha dichiarato alla testata tedesca: «Noi esaminiamo tutte le opzioni e le nostre analisi riguardano anche l’Italia, come grande mercato».
L’accordo «cieli aperti» raggiunto lo scorso anno tra Stati Uniti e Unione europea, consente a tutte le compagnie aeree europee di linea, a partire da aprile, di effettuare collegamenti con diverse destinazioni negli Usa da tutti gli aeroporti dell’Ue; finora potevano collegare solo il proprio Paese. Secondo fonti informate, Lufthansa potrebbe creare a Malpensa una base con cinque o più aerei, di lungo e di medio raggio.
La notizia non va letta, come indurrebbe la prima tentazione, nell’ottica di una reazione al ridimensionamento dell’attività di Alitalia. Ma va interpretata alla luce delle possibilità che si aprono grazie, appunto, al nuovo trattato; in altre parole, probabilmente i progetti tedeschi sarebbero stati i medesimi indipendentemente dai piani della compagnia italiana. British Airways, che sarà attaccata dalla concorrenza nel proprio scalo principale, Heathrow, ha già annunciato la controffensiva creando una nuova compagnia (chiamata, appunto, Open skies), con la quale collegherà i principali scali europei (cominciando da Bruxelles, per continuare con Parigi e Malpensa) agli Stati Uniti; una mossa che sposta la competizione dei grandi vettori dai propri hub, agli scali «altrui»; un processo che appare un’evoluzione dello stesso concetto di hub. Il progetto di Lufthansa su Malpensa appare dunque come una risposta a British, e intende raccogliere traffico sul ricco bacino che converge sul Nord Italia, anche a costo di «cannibalizzare» parte del proprio fideraggio su Francoforte e Monaco. I voli intercontinentali di Lufthansa riguarderanno, in base alle norme attuali, solo gli Stati Uniti, che comunque a Malpensa valgono un terzo dell’intero mercato di lungo raggio. In Italia Lufthansa si avvale anche della controllata Air Dolomiti e della collaborazione con Air One, che potrebbero essere coinvolte nei nuovi progetti riguardanti Malpensa.


La crisi di governo, se non incide direttamente sulla trattativa Alitalia-Air France, apre qualche nuovo spiraglio politico nel quale Air One vorrebbe insinuarsi: anche ieri ha ribadito di voler «rafforzare la propria proposta», annunciando di avvalersi della consulenza di Seabury. Ieri Alitalia (meno 1,4% in Borsa) ha annunciato che in dicembre, uno dei mesi più «ricchi» dell’anno, i passeggeri sono aumentati dello 0,1% (su un’offerta aumentata dello 0,7%).

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