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L'ultima di Ségolène Royal: "Obama mi ha copiato"

L'ex candidata socialista alle presidenziali francesi rivendica il «copyright» del programma del nuovo inquilino della Casa Bianca. La gaffe fa il giro del mondo e la sinistra francese si infuria. Così alla bella Ségolène non resta che fare marcia indietro: «Stavo solo scherzando»

Per capire la portata della gaffe non serve sapere il francese. «Oui, j'ai inspiré Obama et ses équipes nous ont copiés». Proprio così: «Ho ispirato Obama, il suo staff ci ha copiato». Parola di madame Ségolène Royal, ex Marianna della buona borghesia del Quartiere Latino, ex candidata socialista alle Presidenziali francesi, attualmente scivolata al ruolo ingrato di casalinga disperata con un lontano passato nella politica attiva e soprattutto nelle prime pagine dei giornali di tutto il mondo. Sconfitta pure nella corsa alla segreteria del Partito socialista francese, grazie ai buoni contatti nei salotti che contano la Royal era riuscita comunque a ottenere un biglietto omaggio all'evento politico dell'anno: il giuramento del quarantaquattresimo presidente degli Stati Uniti d'America. Certo, il posto non era proprio in prima fila, e nemmeno alla ventesima, ma comunque ad appena duecento metri dal palco. Troppo lontano per puntare su una storica stretta di mano, ma abbastanza vicino per scattare col telefonino qualche bella foto-ricordo. Evidentemente non le è bastato. Evidentemente la nostalgia di quando i riflettori erano tutti per lei deve averla tradita. Così, ai microfoni di un cronista dell'Associated Press, si è lasciata scappare una sfilza di dichiarazioni stracult che l'hanno fatta tornare protagonista per un giorno. Ecco qua alcuni rivoluzionari concetti politici di cui l'affascinante Ségolène rivendica il copyright: il «cittadino esperto», la «democrazia partecipativa», il "dialogo con i cittadini sul web». Roba tosta, anche se pare abbia «ispirato» più il business milionario del blog di Beppe Grillo che la maratona di Obama verso la Casa Bianca. Proprio sul web, nel giro di poche ore, si è consumata la nemesi. Il sito di Le Monde, il più prestigioso quotidiano francese, da sempre vicino alla sinistra, è stato inondato da più di cinquecento commenti inferociti da parte dei lettori. Il più sobrio l'ha scritto un vecchio militante socialista: «Doveva andarsene fino in America per dire le stesse stupidaggini che dice ogni giorno qui da noi?». L'interessata ha provato a smentire: «Sono stata male interpretata, stavo solo scherzando». Naturalmente. Ça va sans dire. Come la notte in cui fu sconfitta da Sarkozy alle presidenziali, e per tirar su di morale i suoi sostenitori annunciò nel suo blog: «Il 2012 è domani mattina!».

La base non gradì, e alla Royal non restò che sostituire la battuta con una sua bella foto, elegantissima e sorridente come sempre.

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