Natale tutto lanno. A Milano non sarà solo un modo di dire. Oggi si spegne il festival che dal 6 dicembre scorso ha trasformato strade e piazze in un palcoscenico di luci, con 85 chilometri di luminarie in stile Liberty e trentatré opere a led firmate da grandi designer e dagli allievi delle scuole. E se la prima edizione di «Light exhibition design» - voluta dallassessore allArredo urbano del Comune, Maurizio Cadeo, e curata da Beatrice Mosca e Marco Amato - si è già guadagnata il bis per il prossimo Natale (e probabilmente per parecchi a venire), è già deciso che alcune luci dartista resteranno 365 giorni. È il caso della stazione Centrale e delle «passerelle di luci tra memoria e modernità»: il designer Alain Guilhot arriverà domani da Parigi per studiare con il Comune e Grandi Stazioni alcune correzioni per trasformarle da luci temporanee a permanenti. E la Veneranda Fabbrica del Duomo ha già espresso a Palazzo Marino la volontà di conservare la «Luce sacra» realizzata da Castagna&Ravelli con Iacopo Tiscar. Milanesi e turisti hanno ammirato per tutte le feste lo spettacolo delle vetrate colorate della cattedrale «proiettate» di notte sulla piazza, «la parola finale comunque sarà della Veneranda Fabbrica, e potrà scegliere se usare lilluminazione tutte le sere oppure solo in occasione delle festività» precisa lassessore Cadeo.
Luci multicolor 365 giorni lanno anche sulla Torre Branca, che ha già firmato un contratto per adottare linstallazione di iGuzzini. E Cadeo anticipa che pure il direttore della Triennale, Davide Rampello ha promosso le avveniristiche «Punte di Milano» (firmate da Michele De Lucchi), che rimarranno in cima al museo di viale Alemagna. Se la festa spegne invece le «Spiro Gira» di Patricia Urquiola su corso Vittorio Emanuele, le «lampade rovesciate» dovrebbero traslocare in corso Como: «Sarebbe bello che alcune luci diventassero il segnale distintivo di una via o di un quartiere al di là del Natale, lo proporrò al consiglio di zona, alle associazioni dei commercianti e dei residenti».
Grazie ai led (tutto lanno) non sarà più buia come in passato la chiesa San Francesco al Fopponino di Giò Ponti, in piazzale Aquileia, e diventerà permanente il meccanismo, ideato dagli studenti del Naba, per «accendere» il ponte del Naviglio Grande girando una manovella. Trattative in corso invece per mantenere una delle cinque installazioni sponsorizzate da Luceplan, forse quella in piazzetta Bossi o in piazza San Fedele.
Soddisfatto lassessore Cadeo, «ora il festival diventerà una tradizione del Natale, ma è bello che alcune opere siano viste come unoccasione per valorizzare chiese e monumenti in maniera definitiva». E a basso impatto ambientale, visto che le lampade led consumano pochissimo.
Luminarie tutto lanno su Duomo e Centrale
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