Lumumba, vacilla l'alibi

Gli scontrini inchiodano il congolese: il suo pub era chiuso nel pomeriggio della morte di Meredith. Mentre il locale sarebbe stato aperto solo dopo le 22,30 per crearsi un alibi

Lumumba, vacilla l'alibi

Perugia - Potrebbero essere gli scontrini fiscali emessi dal suo pub nel centro storico di Perugia a mettere in crisi l’alibi fornito alla polizia da Patrick Lumumba Diya il quale ha sostenuto ieri davanti al gip di essere sempre rimasto al lavoro la notte dell’omicidio di Meredith Kercher, uscendo solo all’una per andare a casa. Secondo la ricostruzione contenuta nell’ordinanza del gip, infatti, nell’udienza di convalida il musicista dell’ex Zaire ha sostenuto di avere aperto il locale tra le 17 e le 18 del primo novembre. Gli scontrini fiscali risultano però emessi - hanno accertato gli investigatori - dalle 22.29 in poi e, secondo il giudice, Lumumba non è riuscito a dare spiegazioni precise su questo o a indicare clienti che potessero attestare la sua presenza nel locale prima di tale ora. Ha citato un solo presunto cliente che sarebbe entrato intorno alle 20, individuandolo però con il solo nome - Usi - senza aggiungere né un suo recapito telefonico, nè altri "elementi identificativi, nonostante lo abbia definito un suo amico".

Sms ad Amanda L’attenzione degli inquirenti si è anche incentrata sul messaggio inviato verso le 20.30 dal musicista ad Amanda Knox. Nell’ordinanza si sottolinea che la giovane ha sostenuto che in questo modo Lumumba l’avvisava che il pub sarebbe rimasto chiuso e quindi non doveva andare al lavoro (come pr). Patrick ha invece spiegato di averle scritto che quella sera non c’era bisogno della sua collaborazione essendovi pochi clienti.

Alibi fasullo Il gip ritiene probabile che Patrick avesse effettivamente avuto l’intenzione di non aprire pensando di passare la notte con Meredith, poi - "visto l’evolversi dei fatti" - avrebbe invece aperto il pub "per crearsi appositamente un alibi".

Secondo gli inquirenti prova ulteriore della chiusura del pub prima delle 22.29 è nelle dichiarazioni di uno dei clienti abituali del locale sentito dalla polizia. Questi ha riferito agli investigatori di avere notato chiuso l’esercizio commerciale verso le 19.

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