Cronaca locale

Da lunedì stop a tutte le auto, Milano si ferma per tre giorni

A detta degli esperti il provvedimento è inutile, ma il Comune va avanti Almeno fino a mercoledì i veicoli non potranno entrare in zona Ecopass. LETTERA DI PISAPIA/Tutti a piedi pensando a Gandhi

Da lunedì stop a tutte le auto, Milano si ferma per tre giorni

Che i blocchi del traffico non servano a nulla l’hanno detto tutti. Ma Pisapia e i suoi non ci sentono. Nemmeno se a bocciare i divieti sono il neo ministro all’Ambiente Corrado Clini, la Regione Lombardia o i periti della Procura della Repubblica che, nella super perizia sull’inquinamento, giudicano le limitazioni al traffico «inutili contro lo smog». Nella relazione si parla di «strategie inadeguate» ma il Comune prosegue dritto per la sua strada senza fare un plissé. E così, oltre al piano delle domeniche a piedi, da lunedì scatterà anche il blocco straordinario del centro alle auto (inasprito rispetto alla prima versione della giunta Moratti). Le polveri sottili sono alle stelle e domani sarà raggiunto il 14esimo giorno consecutivo oltre le soglie di allarme. Di conseguenza sarà il momento di mettere in atto la «fase due» dei divieti, quella che bloccherà 60mila auto per almeno tre giorni, fino a mercoledì. Dopo di che si valuterà in base ai dati sullo smog registrati dalle centraline. Palazzo Marino conta di dimezzare il Pm10, ma gli esperti non confermano tali percentuali. Ça va sans dire, Pisapia non dà retta nemmeno a loro.
Lunedì nessuno, ad eccezione dei residenti e dei motorini, potrà entrare nell’area Ecopass. Non potranno circolare in centro le Euro 4, né le Euro 5. C’è solo una condizione per cui il Comune è disposto a chiudere un occhio: il car pooling. Se a bordo dell’auto ci saranno almeno tre persone, allora l’auto potrà circolare anche all’interno della Cerchia. «A Milano circolano ogni giorno 715mila auto con a bordo una sola persona - fa notare l’assessore alla Mobilità Pierfrancesco Maran - mentre il car pooling ridurrebbe notevolmente il traffico».
Si fermeranno anche i veicoli Euro 3 diesel senza filtro (in tutta la città) e le moto a due tempi Euro 2. Gli unici che non incontreranno ostacoli saranno le vetture elettriche, ibride, a gpl e metano. Ma i tempi tecnici con cui sarà decretato il blocco saranno talmente ristretti che non mancheranno malintesi. E ovviamente ricorsi a prefetto e giudice di pace contro le eventuali sanzioni. Palazzo Marino infatti avrà solo 24 ore di tempo per organizzare il blocco, ingaggiare i vigili e avvisare i cittadini. Quindi la prima giornata di divieti potrebbe anche fare flop e non fruttare i risultati sperati. Insomma, una città che a stento riesce a capire il significato del super Ecopass e che si sta preparando alla rivoluzione del traffico di gennaio, ora si trova a fare una sorta di prova generale. Ma con regola ancora diverse. Un caos. Se non altro, la fase due del piano anti smog salva i commercianti. O per lo meno dà il permesso ai furgoni Euro 4 diesel di entrare in centro per due ore (dalle ore 10 alle 12) e scaricare e caricare merci. Mentre Milano si ferma per tre giorni (e poi si vedrà), nel sottobosco stanno prendendo forma altri divieti. Scatteranno solo l’anno prossimo ma prevedono ulteriori limitazioni in centro: in auto non si potranno superare i 30 km all’ora nel triangolo tra via Torino-via Molino delle Armi e Corso Italia.

Intanto la Regione studia un’alternativa ai blocchi: «Abbasseremo lo smog senza fermare il traffico» spiega il presidente lombardo Roberto Formigoni.

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