Cultura e Spettacoli

La lunga notte dell’«Isola» Lory Del Santo batte Ferrini

Maria Giovanna Elmi l’ultima eliminata. Al Bano: «È tutto vero al 100%. Volgerò al positivo la crisi nella mia famiglia»

Laura Rio

da Milano

Di una cosa dobbiamo ringraziare Simona Ventura. Di essere ironica. In mezzo ai litigi infantili tra Arianna David e Cristina Quaranta, ai deliri spirituali del playboy Antonio Zequila, il tocco sguaiato ma simpatico della showgirl riesce a sdrammatizzare la carrellata di questi naufraghi dalla pancia vuota ma dal petto gonfio. E il cuore disperato. Una frase su tutte, detta da Zequila: «Ma chi è poi Valeria Marini? Nessuno. Non come me: io sono Zequila» che fa il paio con quello che pronunciò sull’isola: «Ieri notte ho fatto un sogno, erano venuti a trovarmi il Papa e Gesù Cristo e mi hanno detto che mi ero bruciato».
Per fortuna che i tre finalisti appaiono persone più semplici.
Soprattutto la vincitrice, Lory Del Santo, premiata dal pubblico per la sua spontaneità, il suo essere una persona vera, naturale. Come già Sergio Muniz, nell’edizione dello scorso anno. L’attrice ha affascinato gli spettatori ottenendo ben il 75 per cento delle preferenze al televoto finale con quel modo di fare da apparente svampita, capace però di rapportarsi con gli altri in maniera frontale, ma anche ironica. «L’Isola è stata un’esperienza fisica, mentale e spirituale, ti scatta dentro il fuoco, la passione, la voglia di superare le difficoltà», ha spiegato intervistata dalla Ventura. Sul podio, secondo è arrivato il «riscattato» Maurizio Ferrini, terza la fatina tenace Maria Giovanna Elmi. I tre (di ritorno da Santo Domingo) sono apparsi all’inizio della puntata su una zattera in diretta dall’Idroscalo di Milano, per poi essere portati in trasmissione. La prima a essere eliminata è stata la Elmi.
Nell’ultima puntata dell’edizione numero tre dell’Isola dei Famosi, il tratto caratteriale dei tre finalisti è stato sfruttato fino in fondo da superSimo. La show girl che quest’anno non ha dovuto vedersela con divette capricciose che si tiravano i capelli, ha giocato molto sulla psicologia dei concorrenti. In studio, nel capannone di via Mecenate, oltre a tutti i concorrenti del reality, anche l’inviato Massimo Caputi e gli opinionisti Alba Parietti, Nicola Savino e l’immancabile Antonella Elia. Tra lacrime, invidie, gelosie e cattivo gusto, sul podio di questo reality sono dunque arrivati personaggi premiati dal pubblico per l’impegno, la capacità di mettersi in gioco e la tenacia.
La Del Santo si è fatta adorare. La Elmi, con quella voglia di dimostrare al mondo di non essere una vecchia icona della Tv da lasciare su un mobiletto ad ammuffire, ha combattuto come una leonessa. Ferrini ha mostrato senza ritrosia il suo lato più debole. Arrivato sull’isola povero e spiantato ha inseguito e raggiunto un riscatto personale. Per anni in lotta con il fantasma della signora Coriandoli, si è fatto conoscere al grande pubblico per quello che è realmente.
Il tocco finale dello show, ieri sera, in chiusura ha mostrato anche tutta la capacità della Rai di fare gioco di squadra: la Ventura si è collegata con Porta a Porta che, in un intruglio pazzesco, ha unito il caso Cogne, la vincitrice del reality e la Lecciso. Spalmando un evento come la finale su tutte le reti.
Si è chiusa così anche questa edizione dell’Isola. Con i suoi ascolti record, le infinite polemiche e le solite accuse che dietro tutto ci sia un copione e che i naufraghi non sarebbero veramente isolati (e come farebbero ad esserlo se vengono ripresi 24 ore su 24 dalle telecamere?). Di questa edizione ci ricorderemo (e purtroppo sarà difficile scordarlo) l’addio (comunicato in diretta tv) della Lecciso ad Al Bano, l’uscita di scena del cantante per stare vicino ai figli (e soprattutto continuare ad apparire in ogni rete televisiva), le emorroidi di Enzo Paolo Turchi, le presunte coliche renali di Sandy Marton e le tette siliconate (e palpeggiate da Ferrini) di Arianna. Del resto, questo è quello che piace al pubblico.

Quello «dormiente» che ama i reality, come direbbe Celentano.

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