Una lunga scia di orrore e delitti

È una lunga scia di orrore e delitti quella che si consuma negli anni nel dedalo di corridoi, appartamenti e giardini sommersi dalle immondizie al Roma di via Bravetta. Cinque palazzine a sei piani trasformate in piccionaie da quattrocento persone l’una, una casbah gigantesca di etnie, razze, religioni e lingue. «Signo’ - dice una donna - qua i regazzini li famo rientrà a casa prima delle cinque, poi cala il buio e escono i topi». Il 30 settembre scorso, schiacciata dalla roulotte messa in moto per sbaglio dal fratellino di 8 anni, muore sul piazzale-discarica del residence la piccola Veronika, bimba rom di appena 2 anni. Una settimana prima, il 22, un albanese di 24 anni e un senegalese di 32, erano finiti all’ospedale, gravissimi, perchè accolettalti in una maxirissa tra extracomunitari. Di questi giorni, invece, è la condanna fino a 16 anni di reclusione per i dieci romani che il 3 aprile del 2005 parteciparono alla spedizione punitiva contro Arion Serafin, il macedone di 26 anni, volato giù da 25 metri d’altezza dopo avere cercato scampo nel terrazzino di casa al raid del «branko». Lo straniero colpevole di avere fatto apprezzamenti a una ragazza italiana è morto in ospedale. Gravemente ferito un suo amico. Non basta. Il 13 novembre due immigrati senegalesi scampati gettandosi dalla finestra dall’incendio - doloso - del loro appartamento al primo piano, appiccato da ignoti mentre dormivano. Altro drammatico rogo quello in cui morì la notte del 13 marzo 2001 la piccola Carmela Spallino, 2 anni, sorpresa dalle fiamme che hanno divorato la roulotte in cui viveva. Il 3 gennaio del ’99 Gennaro Fuschillo, 40 anni, pregiudicato e tossicodipendente, viene trovato morto nel suo monolocale, ucciso da percosse. Il 9 maggio del ’95 in un’altra stanza muore Luigi Buzzi, 52 anni, anche lui pregiudicato.

Il 14 aprile del ’91, infine, una donna di vent’anni, Fiorella Romani e il figlio Marco, di 6 mesi, vengono trovati in avanzato stato di decomposizione. La donna era una tossicodipendente, sieropositiva. Morì per overdose.\

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