Lussemburgo: dal Parlamento sì all’eutanasia

Lussemburgo. Dopo Olanda e Belgio, anche il piccolo Lussemburgo si avvia a legalizzare l’eutanasia. Un progetto di legge che consentirà ai medici, a determinate condizioni, di porre fine alla vita dei pazienti che ne fanno richiesta, è stato approvato dalla Camera dei deputati del Granducato, con una maggioranza molto risicata. Hanno detto sì 30 deputati sui 59 che siedono in Parlamento, contro 26 no e tre astenuti.
Per i promotori, la legge non è «un permesso di uccidere, ma dà al paziente e solo a lui la possibilità di decidere se mettere fine alla sua sofferenza». L’eutanasia, affermano, è già da tempo praticata nell’illegalità e diversi lussemburghesi scelgono di recarsi in Svizzera per mettere fine alle loro sofferenze.


La normativa lussemburghese che, sul modello di quella belga, è destinata a entrare in vigore se il Consiglio di Stato non troverà elementi per fare opposizione, detta regole molto stringenti e prevede tra l’altro un «testamento biologico» sulla volontà della persona, mentre una commissione di controllo, composta da medici e rappresentanti della società civile, dovrà verificare se le condizioni legali sono state rispettate.
Il paziente, si legge nel testo adottato dal parlamento, si deve trovare in una «condizione medica senza via d’uscita, di sofferenza costante e insopportabile, senza prospettiva di miglioramento».

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