L'utilizzo dei farmaci biosimilari rivoluziona la medicina moderna L'Unione europea vara una nuova normativa per questi medicinali

È di pochi giorni fa la dichiarazione di Adrian van den Hoven (da settembre nuovo Direttore dell'Ega - European Generic Medicines Association), relativa all'introduzione del nuovo quadro regolatorio che sarà fondamentale per lo sviluppo dell'industria del Biosimilare in Europa.
Una revisione che, attraverso semplici aggiustamenti, potrebbe ridurre notevolmente i costi di sviluppo dei farmaci biosimilari, come ribadito più volte da Assogenerici (Associazione Nazionale Industrie Farmaci Generici Equivalenti) l'organo di rappresentanza ufficiale dell'industria dei farmaci generici e biosimilari in Italia.
Per biosimilare si intende un farmaco simile al medicinale bioteconologico in commercio a cui è scaduto il brevetto.
Si tratta di farmaci follow-on biologics sottoposti a una rigorosa regolamentazione e approvati sulla base della loro comparabilità con il loro prodotto di riferimento.
Questi medicinali sono sempre più riconosciuti oggi, come gli unici in grado di trattare efficacemente malattie complesse tra cui il cancro e i disturbi autoimmuni.
Entro il 2016, si stima che sette dei primi dieci prodotti farmaceutici in tutto il mondo saranno biologici.
La differenza significativa tra biosimilare e farmaco di riferimento consiste nella «convenienza», perché questi farmaci assicurano un notevole risparmio sia per i pazienti sia per il sistema sanitario, garantendo ad un maggior numero di persone il fondamentale diritto alla salute. Per questo le parole di van den Hoven, che vanno ad amplificare gli sforzi verso una sanità più democratica, sono così importanti.
Sandoz, società del Gruppo Novartis, da sempre rivolta alle esigenze dei malati, è diventata pioniere e leader globale nel campo dei farmaci biosimilari, a partire proprio dalle competenze, derivate da un'esperienza decennale, nella produzione di farmaci biotecnologici.


Tre sono i farmaci biosimilari commercializzati attualmente da Sandoz: ormone della crescita umano, epoetina alfa e filgrastim, grazie ai quali l'azienda detiene una quota pari al 50 per cento dei principali mercati mondiali (fonte: Istituto Mondiale di Sanità).

Commenti