di Antonio Risolo
Quelli che non deludono mai. Parliamo di imprenditori sempre più determinati a sfidare la crisi, costi quel che costi, a dispetto delle sciagurate politiche economiche, spesso imposte da Bruxelles, e di una burocrazia nazionale ormai a livelli demenziali. Ci provano le imprese, le sole che, a detta del vice ministro allo Sviluppo, Carlo Calenda, «fanno crescita e occupazione». Ovvio e scontato.
Premessa necessaria, tuttavia, per capire lo spirito di Made expo 2015, l'appuntamento biennale dedicato all'architettura, al design e all'edilizia in programma a Fiera Milano Rho dal 18 al 21 marzo 2015.
Al tavolo della conferenza stampa, oltre al già citato Carlo Calenda, Giorgio Squinzi, presidente di Confindustria; Roberto Snaidero, presidente di FederlegnoArredo, insieme con l'ad di Made Eventi, Giovanni De Ponti; Claudio De Albertis, presidente di Assimpredil Ance; Giuseppe Sala, commissario del governo per Expo 2015: Andrea Negri, presidente di Made Eventi. Alla Triennale di Milano, quindi, riflettori sulla più grande rassegna delle costruzioni che ha presentato il nuovo format e le strategie di sviluppo dei prossimi mesi: un percorso coerente di innovazione, specializzazione e internazionalità. Ma la prossima edizione anticiperà anche i contenuti di Expo 2015: con «Building the Expo», infatti, il visitatore di Made (acronimo di Milano Architettura Design Edilizia) potrà conoscere in anteprima i padiglioni, le tecnologie e i materiali dell'evento mondiale che porterà a Milano oltre 30 milioni di visitatori. «Uno stimolo importante - ha ricordato il commissario Giuseppe Sala - soprattutto perché il 96% delle imprese che stanno lavorando per Expo sono italiane». Saranno quattro i saloni specializzati: Costruzioni e materiali, Involucro e serramenti, Interni e finiture, Software, tecnologie e servizi. «Quella del prossimo anno - ha sottolineato Giorgio Squinzi - sarà un'edizione straordinaria, con un grande potenziale, che deve essere sfruttato. Mapei ha creduto nel progetto Made fin da subito e continueremo a sostenere con forza la sua capacità di attrarre investitori stranieri».
Made expo, che precederà di due mesi l'esposizione universale di Milano, farà da volano alla ripresa del settore: «Anche con l'internazionalizzazione - lo Snaidero-pensiero - Made expo può portare l'architettura italiana in tutto il mondo e mostrare le potenzialità e le caratteristiche delle aziende italiane. E posso già annunciare che in ottobre, per la prima volta, Made affiancherà i Saloni World Wide Moscow, la rassegna in programma al Crocus di Mosca dal 15 al 18 ottobre».
«E insieme a tutto questo - ha poi spiegato Giovanni De Ponti, amministratore delegato di Made Eventi - oggi lanciamo un programma molto ambizioso e di grandi investimenti che ci porterà in 38 Paesi, con road show mirati, per attirare a Milano un numero sempre maggiore di architetti, progettisti e buyers per l'edilizia».
L'ottimismo è fondamentale per chi fa impresa, ma il numero uno di Confindustria invita a non abbassare la guardia.
«Dobbiamo far ripartire l'edilizia - ha concluso Squinzi - perché è l'unica via per la ripresa. Che negli Usa si sta basando proprio sull'edilizia, con una crescita a doppia cifra. Anche il settore dell'auto è in ripresa, ma centrale e prioritaria è sempre l'edilizia.
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