Il made in Milan sbarca in Canada: in passerella gli Armani di domani

nostro inviato a Toronto
Giovani talenti crescono. Otto studenti delle scuole di moda milanesi hanno rappresentato ieri il made in Italy sulle passerelle della L’Oreal Fashion Week, la settimana della moda di Toronto. Un’occasione per esibire il proprio stile (ma anche incontrare buyers e investitori), offerta ai giovani stilisti dal Comune di Milano. A guidare la missione, l’assessore alla Moda Tiziana Maiolo, che accanto allo stilista Elio Fiorucci – ambasciatore della creatività italiana nel mondo – ha fatto da madrina all’esordio sulle passerelle dei «Talenti Moda Milano» nel tendone bianco di Nathan Phillips Square.
Otto stilisti per quattro scuole di moda: l’Istituto Carlo Secoli, il Naba, lo Ied e la Domus Academy. Milano e Toronto, ha ricordato Maiolo, sono già gemellate, ma per rafforzare la partnership ognuna delle quattro scuole di moda offrirà da gennaio 2009 una borsa di studio a studenti canadesi per frequentare gratis per anno intero i loro corsi. Alle spese di alloggio penserà il Comune, mettendo a disposizione di ciascun ragazzo 8.400 euro. «Tutti i corsi – ha precisato Maiolo – saranno in italiano, perché vogliamo che i ragazzi canadesi approfittino dell'occasione per imparare anche la nostra lingua».
Entusiasta il sindaco di Toronto David Miller: «Ringraziamo Milano che è un modello di creatività, conosciuta in tutto il mondo per il fashion». La globalizzazione, ha aggiunto Fiorucci, «è il nostro futuro, aspettiamo da noi i giovani di Toronto e ci auguriamo che i canadesi abbiano colto la creatività dei nostri ragazzi in passerella. Per avere successo, ai giovani stilisti consiglio di imparare anche a essere imprenditori di se stessi». Otto, appunto, i giovani sbarcati dai corsi di design direttamente tra i professionisti della fashion week di Toronto. L’Istituto Carlo Secoli ha «lanciato» Marta Griso e la sua collezione ispirata alla danza e alla forma della spirale, con tessuti leggeri e fluidi. Alessandro Biasi, Simona Costa, Andrea Orazi e Marcello Saltellino (due già diplomati e due all’ultimo anno) del Naba, la Nuova accademia di belle arti di Milano, hanno unito forze e creatività per fondare un proprio marchio, A-Lab Milano, che per la collezione donna autunno/inverno 2008-2009 presentata a Toronto ha scelto il tema della Resistenza.
A rappresentare lo Ied, l’Istituto europeo di design, Alessandro Vigilante (che ha sfilato con la collezione Motus e lavora già per Dolce&Gabbana) e Marta Forghieri, già responsabile della collezione uomo e donna di MeMine (la sua collezione è Psycho Candy). Alessia Xoccato infine ha rappresentato la Domus Academy. «Chissà, forse oggi nascerà un nuovo Armani di domani», li ha incoraggiati l’assessore Maiolo. Certamente, «il Comune vuole promuovere la creatività milanese puntando sui giovani, per cui iniziamo da Toronto ma porteremo gli studenti delle scuole di moda a sfilare nelle più importanti settimane della moda nel mondo. Per loro rappresenta un primo passo nel mondo del lavoro».


Moda ma anche imprenditoria tra gli obiettivi della missione. Oggi l’assessore stringerà un accordo tra Comune di Milano e Camera di commercio italo-canadese per favorire le piccole e medie imprese italiane che decidono di investire sul territorio.

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