da Bari
Inseparabili, come solo una mamma di 44 anni e sua figlia possono essere. Quando quattro anni fa Betta Aquaro aveva dato alla luce Chiara, le loro vite erano diventate simbiotiche. Dove cera luna, cera anche laltra. Spesso da sole, sempre felici insieme. Ed erano entrambe anche sul volo della Tuninter diretto a Djerba, per passare una settimana insieme, madre e figlia, sulle spiagge dellisola tunisina. Lì, stese sulla sabbia bianca, le immaginava già il fratello di Betta, Vincenzo, ingegnere, che si trovava a New York per lavoro e quando ha saputo del terribile incidente si è precipitato a Palermo con il primo volo disponibile. Arrivando in Sicilia solo per scoprire che non cerano più speranze, che sua sorella e sua nipote erano morte nello schianto in mare dellAtr-72.
La moglie di Vincenzo, Maria Grazia, è invece rimasta nella casa di famiglia a Torre a Mare, dove fino a pochi giorni fa vivevano anche Betta e Chiara: incredula, impietrita dal dolore.
E ieri pomeriggio è voluto partire per la Sicilia anche lattore Emilio Solfrizzi: si è imbarcato sul volo Air One per Trapani decollato da Bari alle 16.20.
Betta adorava il mare, e lo aveva scelto anche per trascorrere questa settimana sola con la figlia, lontana da tutto e da tutti. E nemmeno lo schianto dellaereo delle vacanze ha potuto dividerle.
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