Treviso - Il marocchinop era in casa alle 18,30 di ieri. Un supertestimoneha visto entrare nell'alloggio il padre della piccola Arianna, la bimba di 18 mesi sgozzata insieme alla madre Elisabetta Leder, 36 anni, nel loro appartamento di Castagnole di Paese. È quanto si è appreso da fonti qualificate. L’uomo viene attualmente cercato da polizia e carabinieri che vogliono chiarirne la posizione.
Altri indizi Il marocchino 27enne che la polizia sta cercando per il duplice omicidio di Castagnole di Paese era stato ieri mattina nell’appartamento a far visita alla figlioletta di quasi due anni. Una cosa che l’uomo aveva fatto sempre negli ultimi dieci giorni, da quando era arrivato a Treviso dalla Francia. Il marocchino, che gode di un permesso per motivi familiari, veniva a Treviso per brevi periodi proprio per trovare la piccola Arianna, il resto del tempo lo passava in Francia a casa di parenti. La bambina era nata nell’aprile 2007, il padre l’aveva riconosciuta legalmente nel giugno di quell’anno.
Il delitto Il questore di Treviso, Carmine Damiano, ha ricostruito le fasi attraverso le quali ieri sera è stata scoperta la tragedia. Elisabetta era attesa con la bimba a casa dei genitori alle 19.40, per la cena. Non vedendola arrivare, e non avendo risposta al telefono, la madre ha chiesto all’altro figlio, Alessandro, 27 anni, di recarsi dalla sorella. Il giovane ha trovato la porta dell’appartamento chiusa e ha udito da dentro provenire il rumore della tv accesa. Ha provato a cercare Elisabetta nei paraggi, ma poi si è preoccupato, pensando che la sorella fosse stata colta da malore. La madre ha così chiesto l’intervento del 113. Giunti sul posto con una volante, gli agenti hanno sfondato la porta e una volta nella camera si sono trovati davanti il terribile spettacolo dei corpi insanguinati di madre e figlia.
I coltelli Sarà l’esame sulle lame dei due coltelli rivenuti sotto il corpo di Elisabetta Leder a far luce sulla dinamica del duplice delitto. Eventuali impronte digitali potrebbero rivelare ulteriori indizi. E dal garage manca l’automobile, il m arocchino potrebbe averla presa per fuggire.
Non c’è nessun capo d’accusa al momento a carico dell’uomo ma le forze dell’ordine vogliono trovarlo per chiarirne la posizione. La perizia sui due coltelli rinvenuti sulla scena del delitto, potrebbe rivelare in quali circostante si è consumata la tragedia e soprattutto con quale di essi, Elisabetta e la piccola Arianna, sono state uccise.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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