La madre «Mia figlia turbata e usata dagli sciacalli»

Buttare Noemi sui giornali è facile. Parlarne male è sport nazionale da «Annozero» a «Repubblica». Però dato che al centro dell’uragano politico-mediatico-gossipparo c’è comunque una 18enne, forse è il caso di occuparsi anche di come sta vivendo lei, questo can can: «Male, come volete che stia? - risponde la mamma, Anna Palumbo - Sta studiando, ma è turbata. Logico, è stata offesa ed ora non può che essere scioccata».
Noemi sta finendo l’anno scolastico, dove ha buoni voti e dove frequenta la quarta superiore. Fuori, invece, la tempesta: «C’è qualcuno che abusa del nome di una diciottenne per farsi solo pubblicità», accusano la madre della giovane e il manager Roberto Sabatino. Il colpevole? L’ex fidanzato Gino Flaminio, anche se nessuno lo nomina: «Non voglio toccare questo argomento, solo farvi notare come il nome di mia figlia sia usato indebitamente». Anche da alcuni personaggi del mondo dello spettacolo, a cui Noemi è stata accostata in questi giorni.
Intanto la vicenda non accenna a placarsi e - secondo il senatore Pd Luigi Zanda - «sarà una storia lunga per l’Italia». Una storia nella quale è intervenuto anche il governatore della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, che ha sottolineato come «a un uomo politico si chieda di governare il Paese», ma che comunque «è lecito discutere della sua vita personale». Non la pensa nello stesso modo il presidente emerito della Repubblica, Francesco Cossiga. L’ex capo dello Stato, che già aveva scritto una lettera pubblica di scuse a Noemi Letizia per il modo «volgare» con cui era stata trattata da stampa e politica, è tornato a «picconare» chi «nonostante la fede cristiana, non rispetta le famiglie».

Quella di Berlusconi, per cui Cossiga prova «dolore» e quella di Noemi, «ingiustamente e incivilmente additata al pubblico ludibrio come una puttanella figlia di genitori che agevolano il suo prostituirsi». «Di fronte a questi veleni - conclude Cossiga - non posso che provare sdegno e preoccupazione».

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