Mafia Stop a due imprese «sospette»

Possibili infiltrazioni mafiose. Con questa motivazione la prefettura dell’Aquila ha revocato i due certificati antimafia ad altrettante ditte che stanno lavorando alla ricostruzione. Si tratta di un’impresa abruzzese di Carsoli e di un’azienda edile campana che stavano svolgendo lavori di scavo e rimozione nel cantiere di Bazzano. Non avevano un ruolo attivo nella costruzione delle nuove case, ma su queste due imprese ora indaga la procura dell’Aquila, che dovrà stabilire se confermare o meno la segnalazione arrivata alla procura. La revoca del certificato non comporta la sospensione immediata delle ditte. I lavori non subiscono rallentamenti. Ma questo è il segnale che i primi controlli antimafia all’Aquila funzionano. Tenere lontana la criminalità organizzata in tutte le fasi successive al terremoto era stato uno degli impegni principali assunti dalle autorità. Qui all’Aquila era stato in visita anche il procuratore antimafia Pietro Grasso.

La decisione del prefetto Franco Gabrielli è stata presa al termine di un lavoro investigativo su circa 300 imprese. «La nostra - spiega il prefetto - è stata una decisione presa a ragion veduta e sulla scorta di elementi forniti dalle forze dell’ordine».
EFo

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