Magdi Allam, il suo battesimo divide l'Islam

La notizia della conversione del noto giornalista al cattolicesimo e il suo battesimo per mano di Benedetto XVI ha fatto il giro del mondo. Il mondo islamico si divide: c'è chi ostenta una fredda indifferenza e chi, invece, critica fortemente "l'apostasia"

Magdi Allam,  
il suo battesimo 
divide l'Islam

Milano - A cinque giorni dalle minacce di Osama bin Laden contro il papa, reo secondo il fondatore di al Qaeda di essere coinvolto in un presunto complotto antimusulmano, la notizia della conversione di Magdi Allam al cattolicesimo e del suo battesimo per mano di Benedetto XVI ha fatto il giro del mondo. Il primo a dare grande rilievo alla notizia è stato il sito americano "Drudgereport" (il Dagospia a stelle e strisce) che per tutta la giornata ha aperto con il titolo "Il Papa battezza un musulmano convertito", e usa un pezzo dell’Associated Press che definisce il vicedirettore del Corriere della Sera, "il più noto musulmano d’Italia, scrittore iconoclasta che condanna l’estremismo islamico e difende Israele". Lo stesso take viene usato anche da Cnn, Msnbc e Cbs che hanno la notizia sull’home page dei loro siti web. Per restare negli Stati Uniti la notizia è presente sul sito del New York Times, il corrispondente Ian Fischer inserisce il battesimo di Allam nel pezzo sulla messa pasquale, sottolineando come questo avvenga solo "a pochi giorni dalle minaccia di bin Laden". Il Washington Post utilizza invece un lancio della Reuters in cui si sottolinea come il battesimo di Allam sia stato "un segreto ben custodito" fino alla diffusione di un comunicato meno di un’ora prima dell’inizio della funzione di Pasqua sabato sera.

Nel Regno Unito della conversione di Allam si occupa la Bbc, che nel servizio dedicato alle celebrazioni per la Pasqua in Vaticano, ricorda come il battesimo di Magdi Allam, il "vicedirettore del Corriere della Sera le cui idee hanno suscitato l’ira di alcuni musulmani". Un accento fortemente critico si legge nel pezzo di apertura del Sunday Times: "Il papa rischia la furia dei musulmani battezzando un controverso giornalista", titola il corrispondente Richard Owen, secondo cui l’iniziativa "rischia di rinfocolare la rottura con il mondo musulmano" perché Allam, "un giornalista nato musulmano", "ha descritto l’Islam come instrinsecamente violento e caratterizzato da odio e violenza piuttosto che da amore e rispetto per gli altri". Secondo Owen la mossa "riporta alla memoria l’ira dei musulmani dopo la lectio magistralis di Benedetto XVI a Ratisbona nel 2006, in cui sembrò tacciare l’Islam di essere intrinsecamente violento, inumano e irrazionale citando un imperatore bizantino (Manuele II Paleologo, ndr) che dava quell’impressione".

I quotidiani spagnoli El Pais e El Mundo, oltre a dare la notizia del battesimo di Allam, nella home page del loro sito web citano l’intervento del giornalista pubblicato il giorno di Pasqua sul Corriere della Sera in cui spiega le ragioni della sua decisione.

Per quanto riguarda la stampa israeliana, la notizia viene ignorata dal progressista Haaretz, mentre è presente sulla versione inglese dei siti dello Yediot Aharonot e del Jerusalem Post, che si limitano a usare il lancio dell’Associated Press, che definisce Allam è "uno scrittore iconoclasta che ha condannato l’estremismo islamico, e difeso Israele". In Francia Liberation ha un pezzo del corrispondente Arnaud Vaulerin che ricorda come "il giornalista italiano convertito ha accusato l’Islam di essere fisiologicamente violento".

Il conservatore Le Figaro cita la notizia nel pezzo generale sulla messa di Pasqua sottolineando come si sia trattato "di un evento imprevisto", e che agli occhi dei musulmani Allam, che vive sotto scorta per le sue posizioni critiche dell’estremismo islamico, si è macchiato del reato di "apostasia che può essere punito con la morte".

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