In maggio tocca i minimi dal ’68

Scende ai minimi toccati oltre 40 anni fa l’inflazione. A maggio l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività ha segnato una variazione, rispetto allo stesso mese dell’anno precedente di +0,9%, la più bassa dal novembre del 1968 quando la variazione fu di +0,7%. Lo comunica l’Istat, sottolineando che si tratta di stime preliminari. L’inflazione di fondo è pari a +1,9%, mentre l’acquisito è pari +0,7%. Ancora in salita il prezzo della benzina verde: a maggio la variazione congiunturale è stata di +1,8%, con un tendenziale che si è portato a -15,8%. In salita anche il prezzo del gasolio con un +1,7% (variazione tendenziale di -25%), e il gasolio da riscaldamento che ha segnato un +0,9%, con una variazione tendenziale di -25,8%. In discesa invece il prezzo del gas che ha fatto segnare un -1,9%, con una variazione su anno pari a +1,8%. Nel complesso la componente non regolamentata del settore energetico ha registrato una variazione di +1,1% rispetto al mese precedente , e di -18,1% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente (era -14,8% ad aprile), mentre per il comparto regolamentato la flessione congiunturale è stata pari a -1%, con una variazione tendenziale di +0,9%. A maggio, spiega l’Istat, il settore dei servizi ha subito una flessione a livello tendenziale, portandosi dal 2,2% di aprile a +1,9% , mentre il comparto dei beni ha registrato +0,1%, (era +0,5% ad aprile).

Tra i servizi in salita i pedaggi autostradali che segnano una variazione +4,2% sia sul mese che sull’anno. In aumento anche il costo dei servizi medici che segnano un +0,3% sul mese e un +3% rispetto allo stesso mese dello scorso anno.

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