Maggioranza battuta tre volte

La maggioranza ieri è stata battuta tre volte: in Senato sulla nuova legge di contabilità dello Stato, e due volte nella commissione Affari costituzionali, sul nucleare e sul 17 marzo. Per quanto riguarda la legge sulla contabilità, è passato infatti un emendamento che era stato presentato dall’Udc che modifica la legge riguardo all’articolo sul coordinamento della Programmazione finanziaria con il semestre europeo. L’emendamento in questione stabilisce che i disegni di legge collegati alla manovra di finanza pubblica devono essere presentati alle Camere entro il mese di gennaio di ogni anno. «Un pezzo della maggioranza - ha spiegato il capogruppo del Pd Anna Finocchiaro - ha votato con noi». Un riferimento ai Responsabili, il nuovo gruppo di coesione nazionale nato all’indomani dello scioglimento del gruppo dei finiani». Tra gli assenti eccellenti del Pdl in aula al momento del voto, il capogruppo Maurizio Gasparri e il capogruppo vicario Gaetano Quagliariello.
Una giornata, quella di ieri che ha dato subito lo spunto alle opposizioni per gridare alla vittoria. Di Pirro, c’è da aggiungere. La maggioranza è stata battuta infatti anche in Commissione Affari Costituzionali. Il parere del relatore del Pdl sul decreto legislativo sul nucleare è terminato in parità (9 a 9), determinando così la sconfitta della maggioranza, come ha sottolineato l’Idv Pancho Pardi.

Altra battuta d’arresto, sempre nella stessa commissione, sul decreto che istituisce la giornata del 17 marzo, che già è stata celebrata come festa per i 150 anni dell’Unità d’Italia. L’ok all’emendamento Idv stabilisce questa data come giorno dell’indipendenza nazionale da celebrarsi ogni anno. Il decreto comunque potrebbe essere comunque modificato dall’aula del Senato.

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