Melbourne - Il fuoriclasse vince anche così. Con le unghie. Con un colpo di reni tra gli schizzi della potenza altrui. Quando non ti senti così in giornata, le braccia fanno ancora male dalla staffetta 4x100 e il tuo pezzo forte (un secondo 50 da far tremare i polsi) non ti riesce alla perfezione. Ma Filippo Magnini, da Pesaro, è capace di vincere anche così. Strappando un oro dalla spazzatura, in mezzo alle onde degli altri, toccando insieme a un canadese giovane, forte e inatteso. Con le spalle sgombre di responsabilità. Non come le tue che pesano di una nazione di piscine che ti ha già messo nella casella "vittorie sicure". Il giorno dopo la delusione doc della Pellegrini. Magnini ha vinto, bissato il mondiale di Montreal 2005, confermato l'Europeo di Budapest 2006. Adesso l'obiettivo è a Pechino 2008. Cinque cerchi da tatuare sul braccio, vicino alla corona da Re Magno.
Concorrenza distrutta Un centesimo spaccato in due. Un alloro da dividere con il canadese Brent Hayden con il tempo di 48"43. Terzo l'australiano Eamon Sullivan (48"47). Annegati tra gli spruzzi Van Den Hogenband (sesto), recordman del mondo in carica, l'olandese volante che dopo aver abbattuto i 48 secondi s'è beccato la sindrome di Salinger e becca bastonate ogni volta che esce di casa. Persi nelle retrovie i due "dominatori" sudafricani. Scartati come due boeri (i cioccolatini con la carta rossa) dal ritorno non eccezionale, ma comunque decisivo di Magni. Roland Schoeman (settimo) che alla vigilia aveva promesso fuoco e fiamme: "Vinco io, Magnini è solo un esaltato". A guardare la premiazione e ad ascoltare l'inno di Mameli lontano dal podio pure l'altro afrikaans Ryk Neethling, ottavo.
Gioia strana "È un pò strano ma possono dire di essere campione del mondo - dice Superpippo a bordo vasca -. Gli ultimi cinque metri ero stramorto, ma essere arrivato primo è comunque una cosa bellissima. Sapevo di non essere al 100 per cento dopo la staffetta - aggiunge - avevo problemi a un braccio. Comunque è stata una gara veloce, eravamo tutti lì, il tempo finale è molto buono. Ho difeso i colori della nazione. Due anni fa ero stato la sorpresa e ora non era facile confermarsi". Molto soddisfatto anche l'altro vincitore, il canadese Brent Hayden: "È bello vincere ma dividere un oro con Magnini è ancora più divertente".
Phelps Michael Phelps si conferma la prima donna dei Mondiali. Lo statunitense ha vinto anche la medaglia d'oro dei 200 misti con il nuovo (l'ennesimo) primato del mondo.
Lo statunitense ha nuotato in 1'54"98, abbassando di quasi un secondo il precedente limite, da lui stesso detenuto, che era di 1'55"84. Phelps ha preceduto il connazionale Ryan Lochte, argento in 1'56'19" e l'ungherese Lazslo Czeh, bronzo in 1'56"92, nuovo primato europeo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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