Mai un momento senza musica Ecco il popolo che balla con l’iPod

Il lettore della Apple ha solo 5 anni ma è ormai un mito: ieri i patiti italiani si sono ritrovati a Riccione

Silvia Castellani

da Riccione

Come recita il titolo del libro di Leander Kahney edito da Mondadori, l’iPod non è una moda, ma un culto, un rito anche all’insegna dell’amicizia. Lo confermano gli iPodmaniaci dell’iPod Fan Contest che ieri si sono dati appuntamento all’Aquafan di Riccione per il primo raduno nazionale dedicato ai possessori dell’mp3 della Apple.
Un’occasione che ha permesso a giovani provenienti da tutta Italia di confrontarsi sotto la bandiera comune della musica. «È stato bello poter incontrare altri iPodmaniaci come me - racconta Laura, 20 anni, di Rimini - Ci siamo scambiati diverse informazioni sull’utilizzo dell’iPod». E ancora: «Molti pensano erroneamente che l’iPod isoli le persone - aggiunge Marco, 24 anni, di Genova -. Oggi ad Aquafan abbiamo dimostrato la voglia di stare insieme e di condividere la nostra musica». Il meeting organizzato dal parco acquatico più famoso d’Europa in partnership con ipodmania.it, si è sviluppato nell’arco di tutta la giornata di ieri per culminare alle cinque del pomeriggio nella premiazione della migliore playlist (la top ten che meglio rappresenta gli ultimi 20 anni della musica) fra tutte quelle pervenute da concorso alla redazione del portale. «Per noi della giuria è stato importante analizzare le playlist - spiega Andrea Paoli, critico musicale e caporedattore della rivista musicale Groove -. Ci hanno consentito di monitorare i gusti musicali dell’utente medio dell’iPod». Paoli delinea il profilo dell’iPodmaniaco: «Emerge un ritratto “schizofrenico” nella accezione positiva del termine, nel senso che le playlist passano in maniera discontinua dal rock al pop, dal rap alla dance». I vincitori del concorso, che si sono aggiudicati un nuovo iPod nano, sono Gianmarco Mantini ed Edoardo Ricci di Fano (Pesaro), nella cui playlist figurano, fra gli altri, U2, Oasis, Red Hot Chili Peppers, Vasco Rossi, Negrita e il trio Ligabue, Jovanotti e Pelù con Il mio nome è mai più. Maurizio Ridolfo, redattore di Groove e veejay di All Music, anche lui membro della giuria, fa un parallelo fra il walkman e l’iPod: «Il walkman è stato uno dei primissimi dispositivi per portare a spasso la musica, l’iPod è stato a sua volta il primo per portare a spasso tantissima musica». E infatti può contenere fino a 20mila brani, in sostanza la media di quelli che un individuo potrebbe ascoltare nell’arco di un’intera vita. I numeri registrati da ipodmania.it rendono l’idea delle proporzioni del fenomeno: «Il portale ha aperto le danze lo scorso gennaio - racconta il webmaster Andrea Di Mambro -. Solo nell’ultimo mese sono stati 40mila i visitatori e 100mila le pagine viste. Le pagine del sito sono state lette più di un milione di volte». «L’iPodmaniaco - prosegue Di Mambro - è una persona che ama portare tutta la musica con sé. Dovunque vada. Con l’iPod si sono superate certe barriere di genere. Se prima l’utente medio ascoltava un genere specifico, ora tutto è cambiato».


L’evento mira a diventare un appuntamento fisso nella stagione dell’Aquafan, dove a partire dal 1° luglio aveva già trovato casa l’iPodFan, primo centro iPod al mondo realizzato da DataTrade (fornitrice dei prodotti Apple a San Marino e a Bologna) dove condividere canzoni e file, che rimarrà aperto fino al 10 settembre. Il segreto del culto, ricorda Kahney, è nella passione che lo spinge: «L’iPod è una forma di discriminazione basata non sulla razza, sul sesso, o la religione, ma sul terribile senso musicale».

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